De Luca: "Pnrr? Tutto centralizzato da Presidenza Consiglio"

Il govenratore: "Tempi che si allungano e fondi Fsc che non vengono ancora ripartiti"

de luca pnrr tutto centralizzato da presidenza consiglio

" Abbiamo registrato in questo anno la centralizzazione non a livello di Governo, ma di presidenza di Consiglio.L'agenzia della Coesione per il Sud è stata sciolta: abbiamo perso sette mesi di tempo e ancora oggi non c'è un assetto definitivo ma l' agenzia per il Sud è stata tradotta in un Dipartimento della Presidenza del Consiglio. Questo determina un primo danno operativo perché ovviamente ogni atto del Dipartimento andrà sottoposto alla Corte dei Conti e quindi, dal punto di vista operativo, i tempi si allungano". Lo ha detto il presidente della Regione Campania , Vincenzo De Luca, intervenuto all'udienza per la parificazione del rendiconto generale della Regione Campania che si è oggi tenuta da parte della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti. "Per quanto riguarda il Pnrr tutto è centralizzato presso la Presidenza del Consiglio" ha aggiunto De Luca mentre sul riparto "dei Fondi Sviluppo e Coesione che lo ricordo, sono fondi destinati per legge al Sud per l'80%, stiamo da un anno e due mesi in attesa del riparto". Sulla gestione dei fondi europei, Fesr e Fse, la sezione della Corte dei Conti "ha preliminarmente rilevato, in merito ai cicli di programmazione più risalenti (2007-2013) - si legge in una nota della magistratura contabile - che il riconoscimento di ulteriori quote di rimborso a tale riguardo, sarà possibile allorquando i procedimenti giudiziari od amministrativi pendenti e con effetto sospensivo, arriveranno compimento". Con riguardo poi allo stato di attuazione dei programmi operativi regionali della Campania (Por) Fesr 2014-2020, la Corte dei conti "ha riscontrato la certificazione prodotta dall'amministrazione regionale circa il raggiungimento del valore target di spesa al 31 dicembre 2022. In particolare modo tra gli assi che hanno contribuito al raggiungimento del risultato vanno segnalati quelli relativi alla competitività del sistema produttivo, dell'energia sostenibile, della valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e culturale, dei trasporti, delle infrastrutture per il sistema regionale dell'istruzione. segno contrario è invece l'asse della prevenzione dei rischi naturali e antropici che hanno fatto registrare una riduzione della dimensione finanziaria e che risulta tuttora poco performante".