Strage davanti ai bambini, ha sparato un solo sicario

Gli investigatori della mobile sono sicuri: un solo killer armato di mitraglietta.

Migliorano i due feriti. Le ipotesi degli investigatori. Non si esclude l'ipotesi di una nuova cosca. Un'altra pista potrebbe portare ai Lo Russo, ma non ci sono conferme

La strage di via Fontanelle, nel rione Sanità a Napoli, non sarebbe stata commessa da cinque killer. Ma da uno soltanto. Un solo sicario, con il volto coperto da un casco integrale e armato di mitraglietta. Lo confermano gli investigatori della squadra Mobile dopo l'esame dei proiettili rinvenuti nel circolo privato. Due le persone uccise, Giuseppe Vastarella, 42 anni, elemento di primissimo piano dell'omonimo clan, e Salvatore Vigna, di 41 anni. Tre i feriti, giudicati in condizioni non gravi: Dario ed Antonio Vastarella, rispettivamente di 33 e 24 anni, e Alfredo Ciotola, di 22. Sono tutti ricoverati nel reparto di chirurgia d'urgenza dell'ospedale Cardarelli. Piantonati dalle forze dell'ordine.

Per gli investigatori non ci sono dubbi: il killer ha agito per conto di un clan deciso a imporsi anche nel rione Sanità, a scapito delle cosche che da anni mantengono il potere nella zona, per assicurarsi la gestione delle ricche piazze di spaccio.

Per ora non si formulano ipotesi. Una pista potrebbe portare al clan Lo Russo, da tempo in guerra con i Vastarella (e uno dei capi del gruppo, Carlo Lo Russo è stato arrestato qualche giorno fa). Ma non si escludono altre ipotesi. Anche quella di un'altra banda, una tra le tante che agitano il frastagliato arcipelago della nuova camorra napoletana.