Ucciso in strada. I familiari: era un bravo ragazzo

Giuseppe Matino lascia moglie e due figli. Si batte la pista passionale

Ma la zia ammette: «Lo avevano già picchiato, ma non sappiamo perché».

Faceva due lavori per mandare avanti la sua famiglia. Effettuava consegne la sera per una ditta di pony express e lavorava in un laboratorio di pasticceria la mattina. La sorella di Giuseppe Matino racconta la vita del trentacinquenne ammazzato ieri mattina. Nella zona Arenaccia a due passi dalla Stazione Centrale sangue e spari. Poi i bimbi che vanno a scuola, la città che si sveglia e il perimetro di una scena del crimine. L'ennesima in una città sempre più sporcata dal sangue: «Non ha mai fatto male a nessuno: chi lo ha ucciso ha fatto una crudeltà», lo dice la sorella di Giuseppe. Aveva due figli, Mariarca, 14 anni e Diego, 12 anni. Nessun precedente ma la zia ammette a ilmattino.it: «Lo avevano già picchiato, ma non sappiamo perché».

Redazione Na