Era una persona fidata. Una cara amica di famiglia a cui poter lasciare senza indugio il proprio piccolo di cinque mesi di vita.
Ma dietro quell'aspetto rassicurante Brittany Ingrassi, 30 anni, nascondeva il suo lato oscuro che l'ha portata a commettere il più atroce dei delitti, uccidendo il piccolo Aiden Lopez. Il 22 aprile Brittany era stata chiamata dalla famiglia per fare da babysitter nella loro casa di Lancaster, in California. Cosa sia successo nelle ore in cui il piccolo è rimasto con Brittany è ancora al vaglio degli investigatori: quando la mamma è tornata a casa, la “babysitter” era fuori dal portone di casa in preda al panico perché il bimbo non respirava più.
L'ambulanza ha portato Aiden in ospedale, dove è morto dopo quattro giorni di agonia: dall'autopsia è emerso che aveva un grave trauma cranico e una serie di lesioni sul torace.
Brittany è stata immediatamente arrestata per abuso su un minore e lesioni, ma venerdì è stata aggiunta l'accusa di omicidio. Adesso si trova al Century Regional Detention di Lynwood con una cauzione fissata a 1 milione di dollari: se verrà condannata, rischia fino a 25 anni di carcere.