Killer in corsia: arrestata infermiera accusata di 13 omicidi

Troppi morti nel reparto dove lavorava l'infermiera: così è scattata l'inchiesta

La donna - che a quanto risulta soffriva di depressione e faceva uso di alcol e psicofarmaci - è stata arrestata nella tarda serata di mercoledì, all’aeroporto di Pisa, mentre rientrava da una vacanza con il marito

Avrebbe ucciso i pazienti con gli stessi strumenti con i quali avrebbe dovuto salvarli: flebo e iniezioni.E un farmaco che nessuno aveva prescritto e che invece sarebbe stato somministrato. Comunque. Per un anno. Nessuno, per un anno (tra il 2014 e il 2015) aveva intuito che cosa stesse accadendo in quel reparto dell’ospedale di Piombino. La presunta killer è un’infermiera professionale: si chiama Fausta Bonino, ha 55 anni, è di origini piemontesi ma da vent’anni vive e lavora in Toscana. Avrebbe colpito tredici volte, secondo i carabinieri dei Nas e la procura di Livorno. La donna - che a quanto risulta soffriva di depressione e faceva uso di alcol e psicofarmaci - è stata arrestata nella tarda serata di mercoledì, all’aeroporto di Pisa, mentre rientrava da una vacanza con il marito, a conclusione dell’operazione denominata «Killer in corsia».

Le indagini sono durate mesi. Sono state utilizzate anche videocamere per le intercettazioni ambientali. E' stato sequestrato materiale definito altamente compromettente durante alcune perquisizioni all’ospedale e nella casa dell’accusata.  È stata portata nel carcere di Pisa. È accusata di omicidio aggravato plurimo e continuato.