Droga e cimici nei guai il custode della villa dei vip a Capri

Il blitz dei Carabinieri

La villa, di proprietà di un noto imprenditore napoletano, era frequentata da vip e personaggi dello spettacolo. A rifornire l’isola azzurra di hashish e marijuana alcuni giovani del luogo, in concorso con ragazzi di nazionalità marocchina

Era il custode tutto fare di una lussuosa villa di Capri, frequentata da vip e personaggi dello spettacolo, ma un tarlo gli rodeva dentro: il sospetto che giardiniere avesse una relazione con la sua ex moglie. E’ per questo che M. A., pregiudicato trentottenne originario di Gragnano, avrebbe introdotto nel locale del giardiniere una microspia audio-video con cui monitorava le mosse dell’uomo. E’ quanto scoperto dai carabinieri della stazione di Capri, che hanno eseguito una misura cautelare ai danni dell’uomo disposta dal Gip di Napoli per violenza privata (in virtù dell’introduzione della “cimice”), ma anche per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. All'uomo è stato, nel dettaglio, notificato l’obbligo di dimora caprese e la prescrizione di non allontanarsi dall’abitazione dalle 22.30 alle 8.30. Due filoni d’indagine hanno spinto il pm Raffaello Falcone e il gip Anita Polito, del tribunale di Napoli, a emettere un ordine di arresto nei confronti di Massimo Amodio, indagato per detenzione e spaccio di stupefacenti, oltre che di violenza privata. Tutto nasce circa due anni fa, quando il giardiniere della villa, nel proprio alloggio trova una microspia ambientale collegata a una sim card risultata intestata ad Amodio, e collocata in una presa della corrente elettrica. Il giardiniere denuncia il fatto al commissariato.

Durante la perquisizione nella villa, i militari dell’Arma hanno trovato, insieme al dispositivo di intercettazione ambientale, anche 13 grammi di marijuana. Nell’ambito dello stesso dispositivo, si sottolinea come Amodio avesse installato la microspia “per carpire fatti personali o per mera curiosità su gossip locali”.