Il Consiglio dei Ministri di ieri ha approvato il testo unico sulle rinnovabili sulla base di una delega Parlamentare che avrebbe dovuto portare ad una semplificazione delle procedure e a un ulteriore impulso verso il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del nostro Paese. Il testo approvato, invece, rischia seriamente di fare un passo indietro rispetto alla situazione esistente e quindi di compromettere il già debole processo di semplificazione amministrativa e di velocizzazione delle procedure per la realizzazione degli impianti a fonti rinnovabili.
Non si comprende peraltro il motivo per il quale alcune innovazioni ottenute negli ultimi anni siano state messe in discussione visto che avevano dimostrato di funzionare, come ad esempio, le procedure semplificate previste per taluni interventi e tipologie di modifiche impiantistiche.
L'auspicio è che le segnalazioni che l’ANEV ha potuto far pervenire e che, nelle dovute interlocuzioni parlamentari saranno ribadite, possano portare ad un miglioramento del testo il cui fine positivo deve essere utilizzato per dar piena attuazione alla politica di decarbonizzazione che il governo italiano sta perseguendo.