Abusivismo edilizio, gestione illecita delle cave, concessioni demaniali: lungo le coste campane cresce la morsa del cemento illegale. Nel 2023 sono stati 1.531 (+21,% rispetto al 2022) i reati accertati dalle forze dell'ordine e dalle Capitanerie di porto pari al 14,9% del totale nazionale, con 1.710 persone denunciate (+18,6%), 332 sequestri penali (+18%). Aumentano di poco gli illeciti amministrativi, 1.970 (erano 1957 nel 2022) e le relative sanzioni (4.302, +22%).
E' quanto si legge nel dossier Legambiente in vista dell'avvio della campagna "Goletta Verde" e "Goletta dei laghi". La Campania è la principale vittima del mattone illegale e si conferma in testa alla classifica regionale, seguita al secondo posto dalla Puglia (1.442 reati, il 14,1% del totale nazionale), al terzo la Sicilia (1.180 reati, 11,5%) e al quarto la Calabria (1.046 reati, il 10,2% del totale).
In particolare, tra il 2004 e il 2022, in Campania il numero delle demolizioni eseguite è stato del 13,1%(pari a 3.107) dei 23.635 immobili abusivi per i quali è stato stabilito l'abbattimento da parte dei 110 Comuni che hanno risposto in maniera completa al monitoraggio civico promosso da Legambiente.
Alla Campania spetta il record "negativo" per numero di ordinanze emesse in rapporto alla popolazione: dal 2004 al 2022, è stata aperta una pratica per abusivismo edilizio ogni 236,6 abitanti. Alla luce di ciò Legambiente torna a chiedere al Governo risposte immediate come il riconoscimento del pieno potere ai Prefetti per demolire gli immobili che non vengono abbattuti dai Comuni e la cancellazione nel Decreto "Salva casa" del cosiddetto "silenzio-assenso", che spalancano la strada a nuovi abusi visto che nessun Comune sarà mai in grado di esaminare una pratica di sanatoria entro i 45 giorni stabiliti.
"Le coste campane - commenta Francesca Ferro, direttrice regionale di Legambiente - sono un patrimonio dal valore inestimabile, ricche di storia, bellezza e biodiversità, ma sempre più usurpate dal mattone selvaggio con costruzioni che che privatizzano spiagge o che sorgono in mezzo a letti di fiumi o in aree a rischio idrogeologico. I dati in anteprima di "Mare Monstrum" ci dimostrano l'urgenza di intervenire con provvedimenti legislativi, come abbiamo chiesto al Governo e a tutte le forze politiche con i nostri emendamenti al decreto Salvacasa, per noi un "condono mascherato", come ribadiremo anche a bordo della nostra Goletta Verde. Al tempo stesso le nostre Golette saranno anche l'occasione per proporre e promuovere le diverse politiche e esperienze virtuose contro la crisi climatica e per la tutela degli ecosistemi marini e lacustri, oltre che strategiche per il futuro delle comunità costiere, dal punto di vista sociale, economico ed occupazionale. Ad accendere i riflettori sul tema degli abusi edilizi che deturpano coste e rive, insieme a quelli della mala depurazione, tutela della biodiversità e raggiungimento dell'obiettivo del 30% di territorio e mare protetto entro il 2030, rinnovabili, eolico off-shore, crisi climatica, siccità e le buone pratiche legate al turismo sostenibile, saranno le storiche campagne di Legambiente di monitoraggio della qualità delle acque marine e lacustri italiane: "Goletta Verde" 2024, giunta alla 38esima edizione e realizzata con la partnership di Anev, Conou, Novamont e Renexia e "Goletta dei Laghi", giunta alla 19esima edizione con la partnership di Conou e Novamont. Entrambe con la media partnership de La Nuova Ecologia.
Goletta Verde arriverà in Campania il 12 luglio a Procida e il 15 ad Acciaroli nel Cilento. La Goletta del Laghi arriverà il 22 luglio a Lago D'Averno per denunciare le criticità e promuove al contempo esempi virtuosi di gestione e sostenibilità.