Basta chiusure, comparto collassato e famiglie sul lastrico

Ristoranti senza spazio, strutture per matrimoni e migliaia di coppie di sposi abbandonati

basta chiusure comparto collassato e famiglie sul lastrico

Il grido di protesta...

L’Unione Regionale Cuochi della Campania nel giorno in cui si consente ai locali che hanno spazi esterni di riprendere, certo non in modo eccelso, la loro attività, alza forte il suo grido di protesta per tutto il comparto che, purtroppo, da mesi e mesi è stato abbandonato a se stesso!

Ristoranti senza spazi esterni, strutture per matrimoni ed eventi restano chiusi nell’indifferenza di tutte le
istituzioni pubbliche. Nessuno sa quando si riaprirà! Migliaia di giovani coppie campane vivono da mesi senza una prospettiva certa per il loro matrimonio.

Rinvii su rinvii ed intanto l’intero comparto sta fallendo! “Siamo in una crisi drammatica con tanti colleghi che stanno chiudendo i propri locali strangolati da fitti, mutui, tasse, utenze e via di questo passo. I cuochi e i ristoratori campani non ne possono più! Dopo un anno di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 non si è riusciti a far riaprire tutto il comparto - commenta arrabbiato il presidente dei cuochi campani Luigi Vitiello - ed intanto altre migliaia di colleghi si apprestano a cambiare lavoro perché hanno chiuso i locali per fallimento. I ridicoli stanziamenti disposti fin qui hanno potuto poco.

E chi sperava adesso di riaprire deve dire addio ad ogni possibilità di rimettersi in sesto. Peggio ancora il comparto delle cerimonie. Oggi nessuno può programmare nulla! Da un anno è tutto fermo, rinvio su rinvio!”

Altrettanto duro il commento del Presidente vicario della Federazione Italiana Cuochi, nonché segretario regionale, Pietro Roberto Montone. “Siamo alla resa di un comparto, ad iniziare da quello delle cerimonie, con colleghi che in lacrime stanno dicendo a chi ha riprogrammato da un anno la propria cerimonia che non c’è certezza futura, non c’è garanzia.

Abbiamo cercato di far comprendere alle istituzioni tutte che non è certo il settore ristorativo e degli eventi che ha contribuito a propagare il virus. Ma al nostro comparto si dice no a priori e poi si consente alla
movida di fare tutto quello che vuole! Zero controlli! Tanto è il nostro settore l’untore!”.

L’Unione Regionale Cuochi della Campania tutta, ancora una volta fa presente a chi ci governa che la proroga ulteriore della chiusura e il protrarsi di questa crisi del settore creerà una bomba in Campania con migliaia di famiglie sul lastrico. E’ vergognoso e scandaloso! Abbiamo diritti! Chiediamo Regole! Non altro!