Coronavirus, De Luca: "Avremmo chiuso ad ottobre"

Il presidente della Regione Campania: "Troppi errori del governo"

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"Noi eravamo pronti per chiudere tutto a ottobre per un mese, il governo ha fatto una scelta diversa e totalmente sbagliata". Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca nel corso del suo intervento social del venerdì pomeriggio per fare il punto sull'emergenza Covid. "La nostra posizione era chiara: volevamo effettuare un'operazione di freno del contagio per arrivare a Natale in condizioni sostenibili. Il governo ha preferito iniziative progressive e provvedimenti sminuzzati con la risposta proporzionale ma il contagio aumenta in maniera esponenziale e non lineare. Questa scelta ci ha fatto perdere due mesi preziosi e c'è stato un drammatico aumento di contagi e decessi. Quando noi parlavamo di rigore -sottolinea, gli altri si sono mossi contro le ordinanze della Campania. Ora sono tutti rigoristi: una vergogna assoluta, tipica dell'Italia di oggi. L'ultima settimana è stata particolarmente significativa nello sciacallaggio contro la Campania. Non c'è un giorno senza un attacco mediatico strumentale".

Nel mirino di De Luca finisce il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, reo di non aver preso decisioni per adottare provvedimenti: "Le immagini degli assembramenti sul lungomare hanno determinato una svolta nell'opinione pubblica nazionale. Era un assembramento vietato dalla legge e gli assembramenti vanno contrastati dalle forze dell'ordine e dalle polizie municipali. Non c'era nessuno a controllare. Quelle immagini hanno determinato una svolta: sono cose vergognose e motivano non una zona rossa, ma una zona strarossa. Sapete chi avrebbe dovuto decidere, ma era in giro per televisioni a farsi pubblicità".

"A settembre abbiamo reso obbligatoria la mascherina all'aperto. Il governo è arrivato due settimane dopo. Il 4 ottobre ho chiesto al ministro dell'Interno il rafforzamento dei controlli sui territori. Il 15 ottobre abbiamo disposto la chiusura delle scuole, ricevendo insulti dal ministro e dal presidente del Consiglio. Abbiamo chiuso perché in 2 settimane abbiamo avuto un aumento del contagio nelle scuole pari a 9 volte. Il governo lo ha fatto un mese dopo. Il 23 ottobre abbiamo adottato la misura per bloccare gli spostamenti e la sera è scoppiata la guerriglia, mentre il governo ha continuato a perdere tempo. Da soli abbiamo adottato una linea del rigore". (Italpress)