Si è svolto questa mattina, in videoconferenza, l’incontro tra l’assessore regionale all’Istruzione, Lucia Fortini e le organizzazioni sindacali confederali e di categoria. Per la Cgil hanno partecipato il segretario generale, Nicola Ricci, la segretaria confederale Camilla Bernabei ed il segretario generale Flc Cgil Campania e Napoli, Ottavio De Luca.
“Nel corso della riunione – hanno detto a margine dell’incontro il segretario generale Cgil Campania, Nicola Ricci e il segretario generale Flc Cgil Campania e Napoli, Ottavio De Luca – ci è stato chiesto se, nell’ambito dell’ultima ordinanza firmata dal presidente De Luca, è possibile ragionare in maniera più elastica, nonostante i dati dell’Unità di Crisi della Regione Campania relativi ai contagi, siano ancora alti. Abbiamo evidenziato l'importanza dell'istruzione scolastica soprattutto nelle aree più difficili della Campania. È evidente – hanno sottolineato Ricci e De Luca – che il tema sanitario resta prevalente, ma c’è anche bisogno di fare proposte concrete. La prima è che si istituisca una cabina di regia con rappresentanti della comunità scientifica, istituzioni, direzione scolastica e sindacati che, avendo il termometro della situazione, possono contribuire in maniera concreta a fotografare la situazione reale evitando strumentalizzazioni politiche, come sta purtroppo avvenendo in questi giorni. C’è poi il tema legato ai trasporti: la Regione si è detta disponibile a stipulare convenzioni con i privati. Abbiamo anche chiesto che ci sia anche il rifinanziamento di misure di sostegno alle famiglie per l’acquisto di strumentazioni tecnologiche che consentano la didattica a distanza. Sul fronte della prevenzione abbiamo evidenziato la necessità di proseguire la campagna di screening e tamponi per il personale della scuola, oltre a chiedere il rispetto dei protocolli in vigore, che in alcune realtà vengono osservati in modo disomogeneo. L’ultima richiesta che abbiamo avanzato all’assessore Fortini, è stata quella di immaginare quanto prima una differenziazione territoriale. Bisogna distinguere la situazione epidemiologica a Napoli e nell’area metropolitana da quella delle altre province e, soprattutto, - hanno concluso Ricci e De Luca - delle aree interne della nostra regione”.