Scuole chiuse. L'ordinanza di De Luca finisce davanti al Tar

Un gruppo di genitori impugna l'ordinanza del Governatore

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i giudici chiedono alla Regione di depositare la nota dell'Unità di crisi e tutti gli altri atti, "ivi compresi quelli relativi alla incompleta dotazione dei presidi scolastici deputati al distanziamento interpersonale", come i banchi monoposto.

La chiusura delle scuole in Campania arriva davanti al Tar. Un gruppo di genitori-giuristi ha impugnato l'ordinanza del governatore Vincenzo De Luca che ha disposto lo stop fino al 30 ottobre delle lezioni in presenza per contenere l'emergenza Covid-19. 

Presentato ricorso d'urgenza contro il provvedimento del presidente della Giunta regionale rivolgendosi al Tribunale amministrativo, rappresentati dagli avvocati Felice Laudadio e Alberto Saggiomo.
Con il ricorso viene impugnata la parte dell'ordinanza, la numero 79, la quale dispone che "con decorrenza dal 16 ottobre 2020 e fino al 30 ottobre 2020", "in tutte le scuole dell'infanzia sono sospese l'attivita` didattica ed educativa, incompatibile con lo svolgimento da remoto; nelle scuole primarie e secondarie sono sospese le attivita` didattiche ed educative in presenza". Il ricorso viene motivato con il "danno grave e irreparabile" dovuto alla "lesione del diritto all'istruzione degli stessi figli". Il Tar Campania si è però riservato la decisione, rimandando la pronuncia, chiedendo alla Regione Campania di fornire una integrazione di documentazione relativa ai dati sui contagi in ambito scolastico che hanno determinato l'ordinanza regionale di chiusura delle scuole. "Ai fini della decisione sull'istanza cautelare - si legge nel decreto del Tar Campania, Sezione Quinta - ordina alla Regione Campania gli incombenti di cui in motivazione nei termini ivi indicati"