In Veneto, il presidente Zaia ha annunciato l'acquisto di tamponi "fai da te", un esame rapido in autosomministrazione preparato all'ospedale di Treviso che consentirà ai cittadini veneti di fare il tampone a casa senza affollare le strutture sanitare o i laboratori d'analisi. Nel Lazio il presidente Zingaretti ha dato il via libera ai tamponi rapidi direttamente negli studi dei medici di famiglia, con la disponibilità del risultato in meno di un'ora. Questa attività sarà collegata in rete con la Regione, che potrà così monitorare l'andamento dei contagi". L'obiettivo è dare una risposta più rapida ai cittadini, snellire i drive-in dove le attese per l'esecuzione dei tamponi sono al momento molto lunghe e facilitare anche la gestione dei casi. E in campania? La nostra regione al momento non è solo quella che presenta ormai da giorni il record di contagi, ma anche quella in cui si fanno tutt'ora meno tamponi. Le strutture pubbliche abilitate, i punti prelievo mobili delle Asl, i drive in, si stanno rivelando insufficienti in questa fase, con tempi di risposta che si stanno drammaticamente allungando. E negli studi dei medici di base è già difficile gestire la mole di richieste per il vaccino antinfluenzale di stagione, figuriamoci immaginare di somministrare tamponi ai pazienti sospetti covid.
Intanto la Federlab incalza il governatore De Luca. La soluzione potrebbe essere semplice e a portata di mano: coinvolgere la rete dei laboratori privati accreditati e consentire loro di somministrare tamponi.
"Con la Campania in piena emergenza Covid ed un numero di tamponi eseguiti drammaticamente basso, rispetto alla popolazione residente, il governatore De Luca sceglie di non scegliere tenendo, ancora una volta, fuori la rete dei laboratori di analisi cliniche privati accreditati». Lo dichiara, in una nota, Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, tra le maggiori associazioni di categoria del comparto dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il SSN (con oltre 2mila strutture associate presenti su tutto il territorio nazionale). «Tutto ciò non ha senso - aggiunge Lamberti - Ancora oggi viene impedito ai privati cittadini di potersi autonomamente rivolgere agli sportelli di un laboratorio privato per eseguire il test anti-Covid. Eppure il mondo che, come associazione di categoria, rappresentiamo, è parte integrante del sistema sanitario regionale e in condizioni di normalità esegue circa l'80 per cento delle prestazioni ambulatoriali richieste in Campania».
«Tra l'altro - aggiunge Lamberti - la nostra rete già esegue tamponi per le aziende che ne facciano richiesta, nell'ambito della medicina del lavoro ed in quella della medicina dello sport. Per dirla in altre parole, ci viene sostanzialmente riconosciuto, dalla stessa Regione, l'idoneità ad effettuare test i cui dati vengono, poi regolarmente trasmessi ai dipartimenti di prevenzione, ai medici del lavoro e dello sport. Ma per i normali cittadini no, questo non ci è concesso farlo».
Secondo il presidente di Federlab: «esistono profonde differenze da regione a regione. Ieri, in Lombardia sono stati superati gli 8 mila tamponi, nel Lazio addirittura si è andati sopra quota 11 mila. In Campania a stento raggiungiamo i 5 mila prelievi. La differenza è abissale. Ma questo gap potrebbe essere colmato se solo a Palazzo Santa Lucia si decidessero ad accogliere la mano che pure gli viene tesa dai laboratori privati. Siamo veramente sicuri che convenga alla comunità lasciarci in panchina a marcire quando poi alcuni laboratori, sempre gli stessi, in virtù di una procedura quanto meno opinabile, agiscono in regime di monopolio? Cosa aspetta De Luca a farsi aiutare?" conclude Lamberti.