Approvato dall'Unità di crisi un aggiornamento al Protocollo operativo anti-contagio. Accolta in parte la richiesta presentata dal vicepresidente della commissione sanità: "Provvedimento va nella giusta direzione, ma necessario estendere anche alle richieste dei singoli cittadini."
"Con l'aggiornamento del Protocollo Operativo per il Covid, adottato dall'Unità di crisi regionale il 3 settembre, abbiamo ottenuto che le Case di cura private accreditate possano effettuare test molecolari per accertare la presenza del Sars Cov 2 in favore dei propri dipendenti ed operatori e dei propri degenti. I laboratori privati accreditati, inoltre, potranno erogare test molecolari in favore di aziende private in materia di prevenzione e sicurezza dei luoghi di lavoro." Così il vicepresidente della Commissione sanità, Vincenzo Alaia, che lo scorso 30 settembre aveva chiesto che i laboratori privati fossero autorizzati a somministrare i tamponi per accertare la presenza di Covid.
"Si tratta di un risultato positivo che - dichiara Alaia - va incontro alla esigenza crescente di esami che viene dalla cittadinanza. Avremmo preferito che la autorizzazione fosse estesa anche ai privati cittadini per supportare al meglio il sistema sanitario particolarmente stressato in questo periodo. Tuttavia, è evidente che l'appendice di aggiornamento del protocollo operativo va nella direzione più opportuna per affrontare questa fase dell'emergenza."
"Auspico che il Presidente De Luca valuti di estendere l'autorizzazione affinché i laboratori possano effettuare i tamponi anche ai privati cittadini che lo richiedano. Ciò - è evidente - servirebbe ad aumentare il numero dei tamponi somministrati e - chiude Alaia - ad avere un controllo più adeguato del diffondersi della malattia."