All'Italia non basta né il cuore né Parisse, addio mondiale

Azzurri sconfitti 16 a 9 dall'Irlanda che vola ai quarti insieme alla Francia

Benevento.  

Che Italia è stata quella scesa in campo allo Stadio Olimpico di Londra lo dice il punteggio finale di 16 a 9 in favore degli irlandesi. Sconfitta onorevole, partita giocata col cuore e con la convinzione di essere una squadra diversa da quella vista nelle prime due partite. Insomma una buona Italia. Il motivo? E’ semplice, la presenza di capitan Parisse conta tanto. Il numero 8 ha personalità. Guida il gruppo che è più disciplinato, prova a difendere con ordine ma in attacco continua a mostrare grosse lacune. In touche gli azzurri sono disastrosi, tre calci di Allan tengono Furno e compagni aggrappati al risultato dopo la meta di Earls trasformata dall’impeccabile Sexton che aveva già spedito tra i pali un piazzato. Lo stesso Sexton fa un altro piccolo break con due piazzati che mandano l’Italia a meno sei, ma l’impresa è possibile. La stanchezza è tanta, Parisse lascia il posto a Zanni, il sannita Canna entra per Allan. Proprio Canna ha l’occasione di spedire tra i pali un piazzato, ma da metà campo non è facile l’impresa e il suo calcio è corto. Nel finale Furno è abile a guadagnarsi la superiorità numerica subendo una spallata irregolare nel corso di una ruck. O'Mahony va fuori per dieci minuti ma l’Italia non ne ha più. Finisce 16 a 9 con qualche rimpianto. Il mondiale è finito, i quarti di finale restano un miraggio, ma ora bisogna guadagnarsi il terzo posto contro la Romania per assicurarsi la prossima Word Cup ed evitare un difficile e dispendioso cammino di qualificazione.

 

Michele Iacicco