Facciamo basta? «Facciamo basta sì...forse». Non è il momento migliore per il Montesarchio, non per una questione di risultati, la squadra è andata oltre le aspettative, andando da neopromossa a schierarsi a ridosso delle grandi, quanto per una decisione del patron. Biagio Flavio Mataluni, alla soglia dei 30 è quasi stufo. Un'avventura che dura da 7 anni, ma che potrebbe essere arrivata al capolinea. I motivi? Tanti. Già diversi gli episodi in cui il patron ha manifestato il suo malumore, e decide di spiegarlo a Ottopagine.
Magari l'abitudine a vincere o a competere cozza con un campionato tranquillo e questo contribuisce ad alimentare “cattivi pensieri”?
No, assolutamente, l'avevamo preventivato un campionato del genere, magari i play off sarebbero stati alla portata, ma non mi rammarico per questo. Se mi sono arrabbiato in qualche occasione è un fatto da contestualizzare con una prestazione non impeccabile della squadra. Ma se penso di andar via non è certo per i risultati.
E cosa accade allora?
Accade che oggi fare calcio è diventato difficile. Non solo per una questione di costi: quelli sai benissimo che ci sono, come lo so anche io. Non sono uno che scappa spaventato perché ha scoperto il costo di un giocattolo, lo conoscevo, per il lavoro che faccio sono abituato a valutare i costi prima di muovermi.
E le difficoltà quali sono allora?
Fare un campionato di I categoria o di Promozione da solo può starci..In Eccellenza c'è bisogno di organizzazione, tempo, che in questo momento non ho. L'azienda vive un momento importantissimo è entrato un fondo straniero, gli impegni sono aumentati, in più ora ho una famiglia. Serve tempo...e anche dal punto di vista economico farebbe comodo un aiuto, ma non è solo questo il problema.
Continui...
Mi conosci, sono uno focoso, passionale...lasciando perdere tutto quello che ho detto prima sai bene che su determinati aspetti mi faccio prendere. Per fare calcio a questi livelli c'è bisogno anche di un'altra cosa. Deve valerne la pena. Non mi vanto, per carità, ma sai cosa c'è? Che in 7 anni ho preso il Montesarchio che vivacchiava tra Molinara, Solopaca, Circello (per carità, non voglio essere frainteso, il rispetto è massimo per queste realtà e per chi ci fa calcio) e l'ho portato a Nocera, Sorrento, Eboli, piazze che hanno visto la B e la C.
E' una bella soddisfazione, per quale motivo costituisce motivo di rammarico?
Perché lo sai quanti spettatori c'erano domenica contro la Scafatese? Trenta. Sai quanti spettatori c'erano contro la Nocerina? Un centinaio. Guidassi una squadra che non è espressione di un territorio o di un paesino di mille abitanti lo capirei. Ma qui cii sono 15mila abitanti...30 a seguire una squadra che fa bella figura in Eccellenza, e di cui si parla in tutta la regione. No, su questo proprio non ci sto.
Restano però gli ottimi risultati, una squadra ambita da calciatori importanti e presa a modello da molti. Non bastano a farti cambiare idea?
No, ti ripeto, in Eccellenza non puoi permetterti di farlo per hobby. Se deve essere così me la gioco alla play station. Il calcio l'ho fatto per passione, certo, ma anche e soprattutto per il mio paese, che tutti sanno amo visceralmente. Se c'è il paese, ci sono pure io, altrimenti è inutile.
E' un'idea che può cambiare?
Potrebbe, ripeto: se il paese ci segue e se qualcuno decide di darmi una mano potrei ripensarci, altrimenti... è stato bello...
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Montesarchio.