La parata di Nunziante e l'endorsement di Orsi

"Bravo! E' stato un intervento difficile, ha dovuto usare il braccio di richiamo"

la parata di nunziante e l endorsement di orsi
Benevento.  

Non si può negare che un gol spettacolare paghi tanto di più di una parata. Anche se a volte le prodezze dei portieri valgono quanto un gol, sia dal punto di vista del risultato che sotto l'aspetto dello spettacolo. E allora un intervento come quello di Nunziante su Di Renzo al 36' del secondo tempo va sottolineato, e non solo perchè Alessandro ha solo 17 anni. Quella parata l'ha vivisezionata Nando Orsi a Ottogol. Un giudizio più che autorevole, dato da uno che ha difeso le porte di squadre di serie A ed ha allenato i portieri della Lazio, prima di fare il “secondo” a Roberto Mancini nell'Inter. 

“Quando sei sul 4 a 0, sei portato ad abbassare un po' la concentrazione, invece il ruolo del portiere esige proprio il contrario. Non è la stessa cosa terminare 5-0 o 5-1, anche per una squadra che ha fatto il quarto clean sheet”. Di Renzo aveva colpito quasi di nuca, imprimendo alla sfera una traiettoria assassina: “Il colpo di testa – dice Orsi - è il più imprevedibile per un portiere, traiettoria difficile da intuire, devi per forza aspettare che l'avversario colpisca il pallone: è stata una parata difficile, perché tra l'altro era un colpo di testa esterno. Nunziante c'è andato in lunghezza, ma poiché la palla ha battuto per terra e forse ha anche cambiato direzione, lui ha usato il braccio di richiamo (il destro nel caso) che ti serve a prendere dei palloni in altezza. E lui in questa occasione è stato davvero molto bravo, reattivo e pensante”. Orsi continua a descrivere l'intervento del giovane portiere giallorosso: “Aveva il braccio quasi dentro alla porta, è un 2007 e queste cose ti possono far crescere così come l'infortunio contro la Juventus. Questo intervento ti dà una sicurezza che ti fa crescere. Lo vedo molto tranquillo, parla poco, ma il giusto. Lui deve essere sempre uno che tranquillizza i compagni di reparto: anche i più esperti si aspettano questo, gli danno fiducia e lui deve essere bravo a far capire che c'è. I compagni questo lo percepiscono, non serve sbraitare”.

Nel fermo immagine della ripresa di Sky la grande parata del giovane Nunziante