(f.s.) Refrattario ad ogni altra storia che non riguardi la partita in sé. Gaetano Auteri non si fa coinvolgere dagli eventi: la partita in concomitanza, le eventuali urla della gente, i brusii, bisogna essere bravi ad isolarsi: “Abbiamo altre cose a cui pensare, soprattutto ai criteri di gioco. D'altra parte cosa cambia se pensiamo alla Juve Stabia che è in vetta o alle squadre che ci inseguono: in tutti e due i casi dobbiamo vincere. E allora conviene sprecare meno energie nervose per queste cose”.
Anticonformista per eccellenza, non ha alcun timore ad affermare cose che possono sembrare lontane dalla realtà: “Abbiamo un obiettivo noi, non so quale. Lo potete stabilire voi, io non ho problemi: cercheremo di vincerle le partite. Se volete che mi esprima sulla Juve Stabia, dico che ha un vantaggio consistente. Al posto loro direi: “Questo campionato non ce lo lasciamo sfuggire”. Noi siamo dietro e abbiamo anche delle squadre dietro; che ci rimane? Allenarci bene, confrontarci in campo con gli avversari e scendere sul terreno di gioco sempre con la mentalità di vincere le partite".
Torna su quei difetti che non hanno permesso al Benevento di vincere contro Cerignola e Messina e di soffrire contro il Foggia: “Le partite non si possono gestire, si può fare per 4-5 minuti al massimo, ma per troppo tempo è impossibile. Questo è ciò che abbiamo sbagliato nelle partite non vinte. Quello che si perde non ritorna più. Ora stiamo bene, dimostriamo di essere utili e indispensabili a questo obiettivo, che è quello di vincere le partite”.
Il finale compendia alla perfezione il pensiero del tecnico di Floridia: “Dobbiamo vincere perchè dobbiamo accorciare sulla Juve Stabia? O dobbiamo vincere perchè dobbiamo tenere lontane le inseguitrici? Io dico semplicemente che dobbiamo vincere: le partite si vincono facendo la prestazione e noi quasi sempre l'abbiamo fatta, tranne che in quei tre pezzettini di partita in cui siamo venuti meno”.