(f.s.) La seconda tappa di questo problematico dicembre è ancora un derby. Quello più atteso da sempre, tra “vicini di casa”, che non hanno mai nascosto la loro rivalità. Domenica al Vigorito c'è l'Avellino, stesse ambizioni della strega, stesse difficoltà di emergere.
Un derby che ha una valenza doppia: una vittoria risolleverebbe il morale ai giallorossi e lo rimetterebbe in carreggiata dopo il deragliamento di Castellammare. A guardare la classifica è una giornata campale nel girone C in serie C, visto che si affrontano tra di loro le prime sei della graduatoria: apre venerdì (ore 17) Picerno-Casertana, prosegue sabato Crotone-Juve Stabia (18,30), chiude domenica Benevento-Avellino. Uno scherzo cinico del calendario, la possibilità di dare una scossa al campionato da parte di ognuna di queste sei contendenti.
La squadra giallorossa ha un'opportunità che non può lasciarsi sfuggire. E non serve neanche fare calcoli su quello che può accadere nelle altre due partite. Di fronte a qualsiasi risultato, una vittoria rimetterebbe in piedi la truppa di Andreoletti, consentendole tra l'altro di staccare di ben cinque punti proprio gli irpini.
Sia Benevento che Avellino non arrivano a questo derby nella loro condizione migliore. La squadra sannita ha bisogno di interrogarsi su scelte tattiche e di uomini, deve ritrovare quei meccanismi che le hanno consentito di stazionare a lungo alle spalle della Juve Stabia. Il campionato, è inutile ribadirlo, è ancora tutto da giocare: non sembra esserci una squadra che possa “ammazzarlo” prima del tempo. Questo può essere un vantaggio anche per chi insegue e per chi non riesce ancora a trovare la via maestra.
A dirla tutta, la squadra giallorossa non sembra poter avere in questo momento elementi che le facciano fare un deciso salto di qualità. Quelli indicati come i più tecnici di tutti hanno finora deluso e non sembra il caso di insistere troppo su di loro. Altri come Simonetti e Ciciretti sono ancora infortunati. La parola d'ordine in questo momento sembrerebbe “ottimizzare le risorse esistenti”, vale a dire sfruttare al meglio quello che c'è in organico. La squadra mandata in campo l'altra settimana contro il Monterosi, per lunghi tratti della gara, aveva regalato buoni segnali. C'è da tener presente che quella squadra ora può contare sui ristabiliti Berra e Pinato, che (insieme a Terranova, esperto e fresco) dovrebbero essere in grado di alzare l'asticella del rendimento di tutto il gruppo. Qualcosa è doveroso farla, altrimenti si corre il rischio di rimanere “imbalsamati” sulle prestazioni che hanno ricacciato giù la strega in classifica.