"Leggo con attenzione e anche con condivisione quanto scritto dal responsabile enti locali della Lega , Luigi Barone. Lo condivido perché un aumento medio del canone di locazione degli alloggi ACER (ex IACP) del 80% è assolutamente inaccettabile perché si tratta di alloggi a scopo sociale, poi per le condizioni precarie nelle quali oggi sono ridotti e poi perché gli aumenti richiesti sono assolutamente inesigibili, oltre che fuori da ogni logica di mercato immobiliare , soprattutto sociale", lo scrive il consigliere comunale di maggioranza Luigi Scarinzi (gruppo Sannio Libero).
"Ma quello che risalta di piu’ agli occhi di tutti , dalle considerazioni del responsabile enti locali della Lega è , non il malcelato e mal riuscito tentativo di fare un operazione di puro populismo, ma il riferimento temporale e normativo da lui stesso declinati nel suo comunicato stampa. Per capirci - rimarca Scarinzi riportando le frasi di Barone -: 'Famiglie che per trent'anni hanno pagato 20 euro oggi si vedono recapitare bollettini con un importo dieci volte superiore perché il governatore De Luca e il centrosinistra hanno approvato ad ottobre 2019 un nuovo e pessimo regolamento per la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica' afferma Barone . Fermo restando la legittima libertà di esercizio della propria attività politica, a chi legge salta agli occhi che l’attuale responsabile enti locali della Lega dal 2018, per incarico fiduciario del Presidente De Luca, ha ricoperto il ruolo di Consigliere Delegato del Presidente della Regione Campania (De luca , ndr) per la Sicurezza delle Universiadi, Relazioni, Istituzionali e Rapporti con I Ministeri di Riferimento. Dopo di che è stato Presidente del Consorzio ASI, su indicazione del Sindaco di Benevento, alleato del Presidente della Regione Campania (sempre De Luca…) alle ultime elezioni regionali 2020, dove lo stesso ha svolto un ruolo organizzativo importante nella provincia di Benevento e non solo. In conclusione, dispiace che, chi proprio in quel momento storico (approvazione del Regolamento citato testualmente da Barone) era uno dei suoi consiglieri delegati, oggi accusi chi gli ha dato ruoli e visibilità politica e eleggendolo a causa del disagio abitativo sociale, argomento invece serio che va trattato con competenza e conoscenza ma soprattutto fuori dall’agone della competizione politica meramente finalizzata a fini elettorali. A tutto c’è un limite", conclude Scarinzi.