Una manovra da 2 milioni di euro per salvare la Pallamano italiana. La FIGH ha risposto presente all’appello delle società. E’ di oggi la notizia che il presidente Loria e i suoi collaboratori sono riusciti a ricavare questa importante cifra grazie ad una forte politica di tagli sull’attività delle squadre Nazionali, sul settore arbitrale e sull’intera gestione federale.
“Siamo in presenza di una manovra importante” ha spiegato in prima persona il presidente della FIGH, il salernitano Pasquale Loria “che in virtù dell’importo è da considerare senza precedenti, prodotta in totale autonomia con il dichiarato intento di dare una forte spinta al Movimento senza dover preventivamente attendere nuovi finanziamenti che dovrebbero auspicabilmente arrivare dal Governo, ma di cui oggi, momento cruciale per la programmazione della prossima stagione da parte delle associazioni, non se ne ha certezza”.
“Oggi la priorità è sostenere i Nostri Affiliati, tutte le oltre 200 associazioni che operano con impegno, passione e sacrificio, garantire la sopravvivenza della pallamano italiana”. Insomma il presidente Loria non vuole lasciare nessuno senza il supporto della Federazione. “Oggi abbiamo il solo obiettivo di non lasciare indietro nessuno e nell’ottica di questo imprescindibile caposaldo stiamo lavorando per l’immediato futuro. Resta viva, però, la filosofia di fondo che ci ha guidato e ci guiderà in ogni azione e decisione: “Dare per Fare”. Per questo motivo stiamo predisponendo un Vademecum ragionato, articolato, con elementi di flessibilità, ma comunque in linea con l’impostazione strategica che ha caratterizzato il mandato federale di questa Governance pur nei limiti della situazione attuale e delle fasi future di gestione della pandemia”.
“Ci auguriamo –ha spiegato Loria- come persone e cittadini, prima ancora che come sportivi, che a settembre saremo in “fase 3” e quindi pronti per una ripartenza in condizioni di semi-normalità, al fine di non smantellare l’impianto base dell’attività sportiva nazionale e regionale (di area), i format dei campionati nazionali, i parametri base per le giovanili e gli interventi nel settore scolastico”.
La stagione è stata dichiarata conclusa e non ci sarà spazio per ripensamenti.
“Ce ne dispiace, avremmo voluto dare un forte segnale di ripartenza a tutto lo Sport italiano, ma purtroppo non sarà possibile. Relativamente all’attività di vertice della Pallamano italiana, ci auguriamo che le società di A1 abbiano la sensibilità di non porsi in maniera antagonista rispetto a tutto il Movimento, assumendo una posizione eticamente responsabile. In tale direzione auspichiamo che contestualmente alla ripresa delle attività, i club di massima serie accelerino il processo di costituzione della Lega, uno step non più differibile in una condivisa e condivisibile logica di crescita complessiva della Pallamano italiana, che troverà nell’attuale Governance un interlocutore attento e proattivo. Non sfugge a nessuno, infatti, che in tutti gli sport di squadra sono le Leghe a promuovere il prodotto campionato, a definire gli strumenti di ripartizione delle risorse ed i correlati meccanismi perequativi. Se ciò dovesse avvenire, potremmo trasformare questa tremenda crisi in una importante opportunità di crescita. Restiamo uniti e guardiamo con positività al futuro, ci diamo appuntamento a settembre per ricominciare a fare”.