Caso Pepe, Ruggiero: solidarietà? E' il caso di sfiduciare anche Boccia

Prosegue la lotta nel partito democratico sannita. Nel mirino le 'intromissioni' dei vertici

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Benevento.  

“Raccoglieremo le firme per sfiduciare anche Boccia...”. Giuseppe Ruggiero attacca senza risparmiarsi gli esponenti dem che dopo la sfiducia ad Antonella Pepe le hanno manifestato solidarietà.
Il terremoto generato dopo l'assemblea del partito democratico sannita alla Rocca dei Rettori continua a produrre conseguenze.
E il consigliere provinciale e sindaco di Foiano Valfortore torna, in un video sui social, a commentare la situazione.
“L'attacco, in campagna elettorale, alla 'vecchia guardia' del partito e la decisione, dopo le elezioni, di dar vita ad una corrente del partito con chiari riferimenti regionali”. Parte da qui Ruggiero ribadendo che la sfiducia ad Antonella Pepe è un atto giustificato perché “la sua figura di presidente non era più un riferimento”.

Quindi rivolge il suo attacco a chi alla Pepe ha espresso solidarietà dal mondo politico. Una “strana solidarietà”, la definisce che “non è ragionamento politico ma una condanna verso un atto votato dall'assemblea”.
“Se l'azione, secondo il commissario Boccia, è un atto tribale forse è il caso – incalza Ruggiero – di cominciare a raccogliere le firme per sfiduciare Boccia, a cui – aggiunge - va la mia solidarietà perchè se si vive ogni giorno con chi del partito democratico parla male poi è normale una certa confusione...”.

E se il commissario regionale “dovrebbe essere super partes” e il “deputato Graziano dovrebbe calmare e non buttare benzina sul fuoco” per la Picierno aggiunge “Ci siamo accorti che è ancora viva”.
E poi ironizza: “Ora cosa dobbiamo aspettarci: forse una campagna di sms di solidarietà o la beatificazione” e punge “da quella che però è la classe dirigente nazionale che ha portato il Pd alla più rovinosa sconfitta che si può ricordare”.

Poi difende Del Basso De Caro “Se parla non doveva ma se non parla avrebbe dovuto. Ogni colpa è la sua – aggiunge - siamo al ridicolo, capisco l'astio ma credere che ci sia un gruppo dirigente succube di un personaggio è assurdo... abbiamo tutti libertà d'espressione”.
E sul futuro non si mostra certo conciliante “Credo che sia difficile trovare una convergenza”.