Le sonnacchiose giornate da ombrellone, tradizione delle estati politiche beneventane sono alle spalle. In passato ogni discorso era rimandato a settembre, lasciando il palazzo al silenzio dell'ordinaria amministrazione, oggi invece la spiaggia è distante: la crisi di governo o presunta tale val bene un ombrellone.
Si attende che gli equilibri, dopo il travaso in Ap si definiscano: cruciale, o forse no, sarà la giornata di domani, col consiglio comunale che sarà in un senso o nell'altro un buon test per la tenuta della maggioranza.
Non dovrebbero esserci colpi di scena, Ap si trova tra due fuochi ma, per usare un personaggio in voga ultimamente, sembra affrontare le fiamme come Daenerys Targaryen, passeggiando.
Sbaglia chi si aspetta un pollice verso alla maggioranza: i tre consiglieri sono stati eletti in maggioranza, non tradiranno il mandato ricevuto dagli elettori, a meno che siano messi alla porta, tentazione peraltro neppur troppo celata da Mastella. In tal caso si valuterà, ma l'ordine di scuderia è di non far saltare il banco né pare ce ne sia l'intenzione, nonostante gli attacchi di Mastella e di Forza Italia (e se con il primo la mediazione è giudicata possibile, col sodalizio azzurro decisamente no) e nonostante il pressing del Pd che ha più volte richiamato all'alleanza che c'è a livello nazionale, e che si è registrata a giugno scorso.
Parere diverso in Ap: si è lasciata libertà di scelta ai consiglieri che si sono iscritti al gruppo, condividendone l'intenzione di non tradire il mandato elettorale. Tantopiù che alle elezioni si andò con Benevento Popolare, civica che ha corso come manifestazione dell'Ncd, mentre Alternativa Popolare è un soggetto che è venuto dopo. Ingiusto, dunque, secondo i componenti di Ap il ragionamento del Pd: basterebbe fare l'esempio dell'Udc, che in alcuni casi sostiene il Pd in altri invece ne è all'opposizione, ragionando su base territoriale.
Far cadere Mastella e prestare il fianco a eventuali accuse di tradimento, concedendo appigli da campagna elettorale, in ogni caso, non è nel novero delle cose valutate possibili da Ap. Spera in troppa grazia il Pd - questo il ragionamento che si fa nel partito di Alfano - se crede che sarà Ap a sostituirsi ai dem nella missione di far naufragare la barca di Mastella dopo un solo anno di navigazione.
Saranno interessanti, in ogni caso, le dinamiche che si verranno a creare nei prossimi giorni: dal consiglio di domani, a settembre quando si conoscerà il verdetto dei giudici sul troncone del processo Udeur in cui è coinvolto Mastella, fino alla campagna elettorale per le politiche.
Le attività del partito non si fermano: ieri è entrato anche Vincenzo Izzo, giovane imprenditore sannita, che alle comunali corse con Mastella, e sembra che diverse siano le disponibilità arrivate ai vertici provinciali del partito: disponibiilità per ora messe in ghiaccio, in attesa di sviluppi.
Crisvel