Pinato: "Titolare a Potenza? Ci spero, ma è importante fare una grande partita"

Il centrocampista brianzolo ospite di Ottogol: "La rimonta col Catania bella come quella di Trapani

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Benevento.  

Ritorno in campo dopo quattro mesi, 132 giorni dall'ultima partita al Vigorito (Benevento-Cavese del 26 agosto). Marco Pinato ha finalmente chiuso in soffitta un periodo insopportabile senza calcio giocato: “E' stata lunga – commenta ad Ottogol - stare fuori non è mai bello. I ragazzi però nel frattempo sono stati straordinari. E' ovvio che preferisco stare dentro e giocarle le partite”. L'ingresso in campo al 21' del secondo tempo al posto di Mario Perlingieri: 29 minuti tutti d'un fiato, recupero compreso: “Ero stranamente emozionato – racconta – e dire che non sono uno che esterna tanto. Ma tornare in campo dopo 4 mesi è strano. Poi quando sei sul terreno di gioco non pensi più a niente. Il campo sinceramente mi mancava”.

La vittoria contro il Catania è passata anche attraverso il suo ingresso, per niente banale: “Giocavamo contro una squadra forte, che aveva sbandierato i suoi propositi di andare in B.

Quando abbiamo ripreso la preparazione non abbiamo parlato della partita, il mister è più perfezionista di tutti e si può certamente migliorare. A Cava eravamo in controllo, abbiamo avuto quasi un black out generale. Col Catania era ovvio che si arrivasse in bilico fino in ultimo contro una squadra così forte. Il Benevento poteva fare decisamente meglio, ma secondo me la difesa se l'è cavata bene. Non conoscevamo i risultati degli altri, ma fortunatamente abbiamo vinto. Penso che questa vittoria abbia la stessa importanza di quella di Trapani, con una grande rimonta. Vuol dire che il Benevento non si accontenta mai del punticino ed ha un cuore grande”.

Il recupero di Pinato regala al Benevento un'alternativa in termini soprattutto fisici: “Sicuramente posseggo caratteristiche diverse dai miei compagni, so bene di avere un po' di tutto, le mie peculiarità possono aiutare sulle palle alte, nel “pulire” dei palloni: sono contento, aspettavo più di voi di poter ritornare. Mi sento bene. A Potenza da titolare? Sono scelte del mister: per lui avere abbondanza è il miglior problema che possa avere”. Dice di adattarsi un po' dovunque: “In carriera ho fatto di tutto, ho giocato anche a due in mezzo al campo. Mi piace tantissimo anche giocare trequartista dove spesso mi mette il mister”.

Dice la sua sullo sfogo di Eric Lanini: “Il mister fa le scelte per il bene di tutti: tutti vogliamo vincere e dobbiamo accettare quello che fa lui. Il Benevento deve avere tante frecce al proprio arco, così hai tante situazioni per far male agli avversari. Fortunatamente siamo un gruppo molto sano ed Eric è veramente un bravo ragazzo. Era anche un momento emotivo, ma non ha smosso l'ambiente. La parentesi è già chiusa, magari poteva risparmiarsela, ma è finita lì. L'obiettivo finale è un altro”.

Pronuncia parole di stima nei confronti di Simonetti e Manfredini: “A Pierluigi gli manca solo di fare il portiere. Se l'obiettivo finale è vincere il campionato dobbiamo essere tutti funzionali al progetto: la panchina ormai “gioca”. Gli allenatori preparano la gara con 5 cambi fondamentali. “Manfre” ha il pregio di farsi trovare sempre pronto. E' un grande sia come persona che come portiere”. Allora arrivederci a Potenza... “Io ci spero, sono pronto, ma deve decidere il mister: l'importante è fare una grande partita, ne abbiamo bisogno”.