Ormai da tempo, le tre organizzazioni sindacali confederali hanno rassegnato al governo Conte le proprie proposte per cambiare la politica economica e sociale del nostro Paese, e che sono state alla base della
manifestazione di protesta del 9 febbraio scorso a Roma.
“ll debito continua a salire – afferma Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) - e il Pil a scendere: esattamente l’opposto di ciò che dovrebbe accadere. Riusciranno Quota 100 e Reddito di cittadinanza, provvedimenti comunque utili, a invertire questa tendenza? Noi lo speriamo, ma riteniamo che non siano sufficienti per lo sviluppo strutturale del Paese.
Servono, innanzitutto, investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, e una riforma fiscale che restituisca potere d’acquisto a lavoratori dipendenti e pensionati. Le nostre proposte complessive per la crescita del Paese – ricorda il sindacalista - sono contenute nella Piattaforma unitaria che il Governo conosce bene: noi siamo pronti al
confronto”.
Quota 100 e reddito cittadinanza insufficienti per lo sviluppo
La riflessione del sindacalista Uil Av/Bn Fioravante Bosco
Benevento.