Nuovo consiglio comunale in programma a Telese Terme il prossimo 6 ottobre e nuova polemica tra maggioranza ed opposizione. I gruppi di Telese Riparte e Telese bene Comune intervengono, con un proprio comunicato stampa, criticando la scelta dell'amministrazione Carofano di "ripetere le votazioni tanto degli emendamenti quanto del bilancio".
"Il prossimo 6 ottobre - spiegano i quattro consiglieri di minoranza - è stato convocato il Consiglio comunale: come da noi anticipato, il bilancio votato il primo settembre era stato modificato in base ai nostri emendamenti, che risultano approvati. La maggioranza, quindi, con un atto più unico che raro, vuol ripetere le votazioni tanto degli emendamenti quanto del bilancio.
In sospensione tra il tragico e il ridicolo, condizione di cui la maggioranza non si rende conto, tra qualche giorno vorrebbero far ripetere le votazioni del bilancio, parlano di 'atto confermativo', degli emendamenti al bilancio stesso, e di tre mozioni: parco Iacobelli e vie dell’acqua; pianificazione energetica e fondi strutturali; progetto Sem e smart city.
Dopo la finanza creativa, siamo all’amministrazione creativa: di caos. Non si tratta, tuttavia, soltanto di superficialità, tipica di chi non conosce leggi né regolamenti. Dal primo settembre la maggioranza e i responsabili di settore, lavorando su un bilancio diverso da quello effettivo, hanno disatteso i princìpi di sana e corretta amministrazione e hanno surrettiziamente interrotto i termini del Prefetto, sotto la cui diffida si rischiava lo scioglimento dell’ente. I termini di approvazione del bilancio sono abbondantemente scaduti. Lo sanno bene anche loro: per questo parlano di 'atto confermativo' e di 'ripetizione della votazione: perché sanno di avere sbagliato e di rischiare lo scioglimento.
Pur di sottrarsi all’evidente pericolo, accettano il ritorno in aula – sotto mentite spoglie – dei provvedimenti, esponendosi così al pubblico ludibrio. Ma insomma: è davvero così basso il livello di amministratori e parte dei funzionari? Allora non bisogna sorprendersi delle sconfitte davanti al TAR con immobiliare Telesia, e non bisogna sorprendersi di aver pagato due volte l’isola ecologia.
Le delibere di discussione delle mozioni, poi, non recano la dicitura di approvazione o di respingimento, cosa che probabilmente non è mai accaduto nella storia dell’Italia postbellica. Infatti il presidente del consiglio non ha nemmeno risposto a una nostra precisa richiesta in merito.
Come se non bastasse, lo stesso presidente ritiene – bontà sua – che si debba soltanto ripetere la votazione, senza dibattito. La repubblica delle banane impallidisce, al confronto. Ovviamente su questo la battaglia sarà durissima: nessuno può pensare di soffocare il dibattito consiliare, soprattutto per procedure la cui regolarità è tutta da verificare. Cosa che stiamo facendo in queste ore.
Ancora una volta il consiglio è convocato in maniera irregolare: decine le interrogazioni e le proposte, avanzate dalle opposizioni, che andavano obbligatoriamente iscritte già nei mesi scorsi.
Il 7 ottobre rappresenteremo questi incresciosi fatti al Prefetto di Benevento, riservandoci la valutazione su ogni altra iniziativa a tutela dei nostri diritti e della rappresentatività di un consiglio che non sarà piegato all’incapacità, e alla furbizia, di sindaco, giunta, presidente, maggioranza e funzionari eccessivamente proclivi e accondiscendenti.
Anche stavolta sono le opposizioni a dettare i tempi e i contenuti. Discuteremo infatti di baratto amministrativo, di proroga dell’incarico esterno dell’area tecnica – che noi consideriamo illegittima – e di un tavolo istituzionale per il distretto sanitario. Sono tutte iniziative nostre, le sole idee su cui si può imbastire un confronto politico, di fronte alla povertà di contenuti della maggioranza e ai problemi che si accumulano senza trovare una via di risoluzione".
Vincenzo De Rosa