I consiglieri di opposizione scrivono al Prefetto di Benevento e chiedono all’amministrazione Carofano di "sospendere la corresponsione delle indennità agli amministratori e di avviare un'approfondita analisi in ordine alla corretta interpretazione delle norme riguardanti l'invarianza della spesa”.
Secondo la mioranza infatti, uffici comunali e amministrazione “stanno dando esecuzione al bilancio non emendato, contravvenendo così alle decisioni assunte in sede consiliare”. Accuse pesanti, dunque, quelle contenute in una nota diffusa dai consiglieri comunali Angela Abbamondi, Marilia Alfano, Vincenzo Fuschini e Gianluca Aceto.
“Nella seduta consiliare del primo settembre 2015 – si legge nella nota - gli emendamenti al bilancio di previsione presentati dai consiglieri delle opposizioni risultavano regolarmente approvati ai sensi dell'art. 54 del Regolamento di organizzazione e funzionamento del consiglio comunale, modificando in tal modo la proposta di previsione di bilancio iscritta al successivo punto all'ordine del giorno della seduta.
Nonostante ciò, a seguito di formale diffida, siamo a conoscenza che gli uffici comunali e l'amministrazione in carica stanno dando esecuzione al bilancio non emendato, contravvenendo così alle decisioni assunte in sede consiliare. C'è da aggiungere che a tutt'oggi, pur avendo richiesto formalmente via PEC la certificazione dell'esito delle votazioni dei punti inerenti il bilancio (emendamenti e previsione) non abbiamo avuto nessun riscontro. Inoltre non è stata ancora pubblicata la delibera consiliare relativa agli emendamenti.
Nella medesima seduta consiliare la maggioranza ha dato esecuzione alle norme sull'invarianza della spesa solo limitatamente alla riduzione del gettone di presenza dei consiglieri comunali. A seguito di ciò, in data 8 settembre, i sottoscritti hanno inoltrato ulteriore segnalazione e diffida, con la quale si chiedeva di sospendere la corresponsione delle indennità agli amministratori e di avviare un'approfondita analisi in ordine alla corretta interpretazione delle norme riguardanti l'invarianza della spesa, alla luce sia della circolare del Ministero degli Interni del 24 aprile 2014 sia delle più recenti pronunce della Corte dei Conti. Ad oggi, anche questa seconda diffida non ha avuto nessun riscontro".
"Ritenendo ben fondate le nostre ragioni, abbiamo chiesto al Prefetto - scivono i consiglieri di Telese Riparte e Telese Bene Comune - di poter illustrare da vicino, con la documentazione di rito, i fatti richiamati, unitamente alle ulteriori mancanze portate avanti dalla maggioranza e dal sindaco, che non hanno ancora risposto alla stragrande maggioranza delle interrogazioni e delle proposte avanzate in questi mesi".
Vincenzo De Rosa