Il Gruppo Teresini a 5 Stelle torna a chiedere chiarezza sulla vicenda del Poliambulatorio, pone nuovi quesiti e condanna il comportamento di chi sta strumentalizzando la vicenda.
“Rendendoci conto che le esortazioni alla chiarezza ed all'accertamento delle responsabilità, relative ai fatti descritti nella sentenza del TAR Campania riguardante la vicenda che ha determinato la perdita del Poliambulatorio di Telese Terme, vengono strumentalizzate, occorre chiarire anche l'ovvio” scrivono gli attivisti di Telese.
“E’ inoppugnabile che, per convenienza politica, si cerchi - spiegano Sergio Paliotti, Angelo Cinquegrana e Veronica Pasquino - di attirare l'attenzione della cittadinanza su una parte della citata sentenza, quella che racconta i fatti avvenuti a partire dai primi mesi del 2011. Questo, a nostro parere, servirebbe ad escludere dalle attribuzioni di responsabilità avvenimenti precedenti e persone che tutt'ora influiscono sulla vicenda.
Il Gruppo Telesini a 5 Stelle (Beppe Grillo) intende focalizzare l'attenzione del cittadino anche e soprattutto su vicende avvenute in un periodo antecedente, origine, secondo il nostro modo di vedere, di tutte le successive anomalie che hanno portato alla perdita del Poliambulatorio, e che sono descritte nella parte della sentenza che recita testualmente:
Ultimati i lavori, i titolari della concessione edilizia, con note del 28.8.2001 e del 7.11.2002, comunicavano al Comune di Telese Terme, in conformità a quanto previsto dall'art. 25 NTA del P.R.G., la disponibilità a cedere ovvero a locare l'edificio ad uso pubblico destinato ad autorimessa.
Le citate NTA prevedevano, infatti, che la parte di uso pubblico (l’edificio destinato ad autorimessa pubblica) dovesse essere ceduta al Comune, a un prezzo non superiore al costo netto di produzione dell’area convenzionata oppure locata. Il Comune in questione, con nota dell’1.3.2001, comunicava di non avere al momento necessità di condurre in fitto l’edificio in questione, indicando, tuttavia, come la medesima società avrebbe dovuto concedere la disponibilità dell’immobile qualora richiesto. Nel frattempo, la Telesia Immobiliare s.n.c., odierna ricorrente, diveniva proprietaria dell'intero complesso edilizio, realizzato in virtù dell’indicata concessione edilizia n. 74/1999.
Quest’ultima, rispondendo a un bando pubblicato dal1'ASL BN1 per l’acquisizione di uno o più immobili siti nel Comune di Telese Terme al fine di ubicarvi le attività e Unità operative del Distretto Sanitario n. 21, offriva in acquisto o locazione l’immobile in questione destinato ad autorimessa pubblica, risultando aggiudicataria.”
“Ora - scrivono gli attivisti -, le domande più ovvie che a quanto pare sfuggono ai, politicamente più ‘esperti’ di noi, amministratori e oppositori, sono le seguenti: “chi ha firmato la nota del 1 marzo 2001? Perché si tratta di una nota e non di una Delibera Consiliare? Per quale motivo e con quale diritto qualcuno si è sostituito al Consiglio Comunale nella decisione escludendo di fatto la discussione? Perché tale nota è anteriore, come data, alle note di offerta della Immobiliare? Perché nessuno dei consiglieri ha impugnato tale atto monocratico?. Ai posteri l'ardua sentenza? Speriamo proprio di no”.
“Il Gruppo Telesini a 5 Stelle - si legge nella nota stampa - ritiene che le responsabilità dell'accaduto ricadano, in modo più o meno importante, per errori commesi o per quant'altro possa essere accertato, su tutte le amministrazioni che si sono succedute dal 2001.
Il nostro Gruppo suggerisce a quanti si limitano, per convenienza o superficialità, a considerare solo il periodo degli ultimi anni nella descrizione dei fatti del TAR, di includere nel proprio giudizio e nelle proprie contestazioni, anche le note sopra citate nel testo del TAR, nonché la Delibera di Consiglio n. 4 del 23 gennaio 2012 che è a disposizione dei Cittadini, oltre che nell'archivio dell'Albo Pretorio del Comune di Telese Terme, anche sul profilo FB del Gruppo scrivente. Il Cittadino potrà trarre, leggendo tali documenti, maggiori informazioni sia sui fatti che su quanti e quali siano stati gli attori responsabili della vicenda, e, tra le righe, troverà anche risposta a qualcuna delle domande da noi poste”.
Vincenzo De Rosa