«No alla galleria artificiale, è un danno per Telese Terme»

Petizione di oltre cento cittadini indirizzata a Renzi e ai rappresentanti istituzionali sanniti

Telese Terme.  

Una petizione sottoscritta da un nutrito gruppo di cittadini e inviata sulla scrivania di tantissimi rappresentanti del mondo politico istituzionale: dal Premier Matteo Renzi ai consiglieri regionali sanniti, dalla deputazione provinciale al sottosegretario De Caro passando per Stefano Caldoro, il sindaco Carofano e il presidente della Provincia Claudio Ricci. Oltre ovviamente al Gruppo delle Ferrovie dello Stato. 

Oggetto del contendere, il tracciato ferroviario dell'Alta Capacità Napoli Bari, relativamente al raddoppio della tratta Cancello-Benevento, galleria artificiale di Telese Terme. Oltre cento cittadini, rappresentanti da Antonio Di Mezza, hanno deciso di dire "no" all'ipotesi della galleria artificiale di Telese in località Piana. 

«La scelta operata in questa fase preliminare dal gruppo di progettazione, scaturita naturalmente da una conoscenza non di dettaglio dei luoghi, sia per tipologia di opera che per settore di territorio attraversato, non risulta compatibile con l’assetto geologico, idrogeologico, ambientale ed urbanistico dell’area - scrivono nella lettera - . La natura dei terreni, la presenza di falde disposte a varie profondità, l’ambiente rurale poco intaccato dall’antropizzazione, la vicinanza al tracciato della galleria artificiale di numerose abitazioni, rendono scarsamente mitigabili gli impatti, sia durante la fase di costruzione che quella di esercizio. La realizzazione della suddetta galleria artificiale danneggerebbe, inoltre, in maniera irreversibile un ambito territoriale che occupa un ruolo strategico nell’attuazione delle future politiche di sviluppo dell’intero comprensorio telesino». Di qui la richiesta di rivedere il progetto.

 

«Alternative rispettose delle situazioni locali, certamente meno onerose di quella oggi individuata, attesa la limitata estensione del territorio comunale di Telese Terme (gran parte del quale occupato dal centro urbano e da un’area esposta ad elevato rischio alluvione), possono sicuramente essere individuate mediante un approfondimento delle attuali conoscenze, basate su studi di dettaglio estesi ad un ambito territoriale ricadente non solo nel comune di Telese Terme ma anche nei limitrofi comuni di Castelvenere, Solopaca ed Amorosi. Si segnala che i suddetti comuni, unitamente a quello di San Salvatore Telesino, fanno parte dell’Unione Comuni “Città Telesina” che annovera tra le sue finalità quella di “guidare un processo di pianificazione integrata”».

I firmatari della petizione hanno inoltre chiesto al primo cittadino Pasquale Carofano «l’attivazione di un processo partecipativo che coinvolga i cittadini ed i vari portatori di interesse e di essere informati sulle successive fasi del procedimento inerente il progetto».

Il braccio di ferro, insomma, è destinato ad andare avanti.