Europa è una fanciulla che cavalca Zeus, tramutatosi in un grande toro bianco. E poi? E poi ci sono Pothos, Scilla e Tritone, ed ancora Adone, Afrodite, Creta e Hermes. E tante altre figure che Assteas volle fissare sul cratere più bello, quel “Ratto d’Europa” protagonista della mostra archeologica “L’Oggetto del desiderio”.
Ma chi rappresentano quelle figure, come nasce il vaso di Assteas, e quali storie nasconde lo racconta un volume dal titolo “L’Oggetto del desiderio è…un cratere” realizzato dagli studenti dell’istituto “de’ Liguori” di Sant’Agata de’ Goti in collaborazione con l’amministrazione comunale santagatese.
Il volume nasce in occasione della mostra archeologica allestita all’interno della chiesa di San Francesco e dedicata al “Ratto d’Europa”, lo splendido cratere di Assteas rinvenuto negli anni ’70 nella necropoli dell’antica Saticula. E verrà presentato mercoledì 22 aprile alle ore 10 presso l’istituto “de Liguori”.
La presentazione
Alla presentazione del volume saranno presenti Maria Rosaria Icolaro, dirigente dell’istituto tecnico santagatese, Luigina Tomay, funzionario della Soprintendenza per i Beni archeologi responsabile dell’ufficio di Benevento e Montesarchio, Carmine Valentino, sindaco di Sant’Agata, Angela Ascierto, consigliere comunale con delega al Patrimonio archeologico, e Filomena Moscato, docente del “de Liguori” e responsabile del gruppo di alunni che hanno lavorato alla realizzazione dell’opuscolo.
L’intento del volume ideato e realizzato da Angela Ascierto e Filomena Moscato coinvolgendo dai ragazzi delle classi "III A" e "IV A" del “de’ Liguori”, è proprio quello di raccontare, ed illustrare, il “Ratto d’Europa”, ma anche le storie di Assetas e Saticula, di Sant’Agata de’ Goti e della chiesa di San Francesco.
La presentazione del libro “L’Oggetto del desiderio è…un cratere” è uno degli appuntamenti voluti dall’amministrazione comunale di Sant’Agata de’ goti per celebrare la mostra archeologica dedicata al Ratto d’Europa che resterà eposto nella chiesa di San Francesco fino al prossimo 17 maggio.
Vincenzo De Rosa
