"Turismo, subito un confronto per il rilancio"

La richiesta della coordinatrice dei giovani Ncd di Telese Grazia Nacar

“Coinvolgere nella discussione l'intera Valle, fondamentale sarà il ruolo dei Poli turistici locali e l'elaborazione di una proposta unitaria in tale ambito”

Telese Terme.  

“Si avvii subito un confronto per rilanciare il turismo sul territorio e sfruttare le opportunità che potrebbero derivare dalla nuova Legge Regionale in materia”. Lo dichiara Grazia Nacar, coordinatrice dei giovani del Nuovo Centrodestra di Telese Terme. “La nuova normativa a breve sarà operativa – prosegue l'esponente di Ncd – e non possiamo permetterci di arrivare impreparati a questo cambiamento, Telese non può perdere anche questo treno. Negli ultimi anni purtroppo abbiamo assistito a un declino dei flussi turistici sul territorio, di cui ha risentito l'intero indotto dal settore alberghiero a quello della ristorazione fino al commercio, e non siamo disposti a rassegnarci all'idea che la massima ambizione per la nostra Città siano solo i soggiorni termali per gli anziani organizzati dai Comuni nei mesi estivi. Telese ha grandi potenzialità e ora è necessario uno sforzo comune per cogliere le nuove opportunità che si prospettano. Dopo l'approvazione della Legge sul Turismo in Consiglio Regionale ad agosto – spiega Grazia Nacar – a dicembre è stato già istituito il tavolo istituzionale per le politiche turistiche. Nei giorni scorsi poi l'assessore Sommese ha nominato i commissari degli Enti provinciali del turismo che fra sei mesi dovrebbero essere sostituiti dall'Agenzia regionale unica per la promozione del turismo e dei beni culturali. A questo punto, per il coordinamento territoriale, diverrà fondamentale il ruolo dei Poli turistici locali, cioè delle forme associative di enti locali e soggetti privati che operano per il turismo all'interno degli ambiti territoriali omogenei riconosciuti dalla Regione. A questi organismi spetterà infatti la programmazione annuale dei servizi e delle attività di promozione turistica, l’attuazione di interventi per il miglioramento della qualità dei servizi turistici, dell’accoglienza, dell’accesso e della ricettività, attuati o gestiti da soggetti pubblici o privati; il sostegno all’attuazione di interventi, anche infrastrutturali, necessari alla qualificazione ed alla diversificazione dell’offerta turistica, nonché alla riqualificazione urbana e territoriale; e ancora l’inserimento di interventi di valorizzazione delle risorse locali per fini turistici all’interno degli strumenti di pianificazione e di programmazione regionale. Attività di fondamentale importanza per il rilancio del turismo sul territorio, vera risorsa di Telese Terme. Per questo motivo – continua Nacar - chiediamo all'Amministrazione comunale di avviare subito un tavolo di concertazione con tutti i soggetti operanti nel settore turistico e con la Pro Loco il cui ruolo viene rivalutato dalla nuova Legge. Questa deve essere l'occasione per rilanciare a Telese il turismo innanzitutto termale ma valorizzando anche le nostre risorse paesaggistiche e ambientali, come il lago e il parco del Grassano, e storiche come la Torre Normanna. In tale processo dovremo estendere il confronto all'intera Valle, iniziando a invitare al tavolo i Comuni della Città Telesina con operatori del settore e associazioni, per riuscire a elaborare una proposta unitaria mettendo a sistema le nostre risorse con le eccellenze enologiche di Solopaca e Castelvenere e quelle storiche di San Salvatore Telesino e Amorosi (i resti della città Telesia e palazzo Maturi). Il percorso potrebbe essere quello già avviato dai Comuni della Valle Caudina che hanno chiesto il riconoscimento di un Polo turistico locale. Da parte nostra - conclude la coordinatrice Ncd - c'è la disponibilità a promuovere un confronto sul tema anche con l'assessore regionale al Turismo Pasquale Sommese. Non si può subire inermi questo processo, o pensare che le politiche turistiche possano limitarsi all'introduzione di una inutile quanto dannosa tassa di soggiorno, ma bisogna guidarlo attivamente, altrimenti l'incapacità di iniziativa priverà il nostro territorio di voce in capitolo e sopratutto di una nuova prospettiva di sviluppo".