Il presidente della Comunità Montana del Taburno Giacomo Buonanno interviene sulla vicenda stipendi.
“Ieri non c’è stata nessuna protesta dei dipendenti della Comunità Montana del Taburno. Sono stato a Frasso Telesino – queste le parole del presidente Buonanno – ed ho preso il caffè con gli operai forestali. Nulla di straordinario, incontro spesso i dipendenti e mi sembra anche una cosa abbastanza normale visto che io sono il presidente e che con questi operai c’è da subito stato un rapporto diretto. Non c’è stata nessuna contestazione, nessuna protesta, ma anzi come sempre ci siamo confrontati in un clima disteso. E non potrebbe essere altrimenti visto che questa amministrazione negli ultimi 6 mesi ha pagato 6 stipendi. Altrove questo potrebbe rappresentare la normalità, ma non qui visto che con l’amministrazione Montella si è arrivati a 18 mensilità arretrate”.
“Mi stupiscono e non poco le parole di Montella, racconta cose non vere ed il suo – continua Buonanno – è mero sciacallaggio. Dovrebbe avere il coraggio e l’onestà di assumersi le proprie responsabilità, o altrimenti, meglio stare zitto visto che è andato via lasciando questi forestali con 18 mensilità arretrate e l’ente con due sentenze di condanna. O forse il mio predecessore ha deciso di mettere in discussione anche le sentenze del tribunale ed il ruolo dei giudici?”.
“Oggi la nostra priorità – spiega il presidente Buonanno – è tutelare un ente che prima di noi era stato gestito in maniera illegittima, così come stabilito da due sentenze del Tribunale di Benevento. E quando parlo di tutelare l’ente intendo non solo la macchina amministrativa, ma anche i dipendenti e le loro famiglie”.
“Venerdì mattina alle 9.30 – ha concluso il presidente – il consiglio generale si riunirà per la nomina del Revisore dei Conti. Ma in quella occasione affronteremo anche un punto all’ordine del giorno che riguarda proprio l’indirizzo politico sulla problematica forestali”.
gdn