“E' una città perfetta per l'attivazione della cultura, è il suo destino naturale quello di essere una piattaforma culturale”. Ruggero Cappuccio torna a Benevento per presentare la sua ultima opera 'Capolavoro d'amore'.
“E' un libro che parla della bellezza e della perdita della bellezza”, racconta l'autore nella splendida cornice dell'ex Convento di San Felice al viale Atlantici. Ma l'attuale direttore del “Campania Teatro Festival” evidenzia soprattutto l'importanza della kermesse promossa dal Cna pensionati di Benevento, che lo ha portato a tornare nel capoluogo sannita: “E' un'iniziativa straordinaria perché rimette al centro il rapporto tra l'individuo, la società e la cultura. Aiutare le persone significa includerle e la confederazione nazionale artigiani attiva questo tipo di processo: far rivivere le cose, riscoprirle, riattiva quei luoghi bellissimi ma poco conosciuti, attiva le vite delle piccole comunità, dei piccoli artigiani e lì rimette al centro del processo economico e del processo etico della società”.
E Cappuccio con il suo 'Capolavoro d'amore' sembra voler proporre un affascinante viaggio introspettivo nei sentimenti in cui è l'arte a fare da filo conduttore. E l'evento al San Felice diventa l'occasione per parlare anche di ripartenza post pandemica auspicando che “dopo la tempesta si possa pian piano uscire e riprogettare”.
E così la kermesse 'Ci vediamo al San Felice' in programma fino all’11 aprile conquista ancora una volta il suo pubblico, con un nuovo evento dedicato all'arte e alla letteratura.
Una serata dall'alto spessore culturale, che guarda oltre i confini provinciali: “Volevamo presentare un autore di spessore – ha spiegato il presidente della Cna Pensionati, Giulio De Cunto – dare il senso della sprovincializzazione della nostra azione culturale. Ma valorizzeremo anche tante persone, autori, del nostro territorio”.
E dunque, un impegno per l'arte ad ampio raggio “come la mostra di pittura con artisti di livello nazionale e internazionale” e nel solco di un percorso promosso dall'associazione che ha un duplice obiettivo: “Sottolineare un concetto a noi caro – ha ribadito De Cunto - ovvero che gli anziani sono portatori di conoscenze e competenze che possono e devono essere messe a disposizione di tutta la collettività, ma l'altro obiettivo è chiamare altre associazioni a fare rete per aiutare la ripartenza visto che tutti abbiamo voglia di quella socialità venuta meno con la pandemia. C'è poi la volontà di valorizzare questo sito, il complesso monumentale del San Felice”.
Un impegno che, come detto, proseguirà fino ad aprile nell'ambito della kermesse che la Cna Pensionati, guidata da Giulio De Cunto, ha promosso in collaborazione con Cna Pensionati Campania, con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Caserta e Benevento e l’Arte/Studio Gallery di Benevento, col patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Benevento.