Premio Strega, si riparte. Nel direttivo anche Maraini e Scurati

L’immagine che accompagnerà la settantaseiesima edizione sarà realizzata da Olimpia Zagnoli

premio strega si riparte nel direttivo anche maraini e scurati
Benevento.  

Il Premio Strega riparte nel 2022 con le candidature proposte dagli Amici della domenica, il nucleo storico della giuria. A partire dal 1° febbraio e fino al 1° marzo ogni Amico avrà l’opportunità di segnalare, con il consenso dell’autore, un’opera di narrativa pubblicata tra il 1° marzo 2021 e il 28 febbraio 2022. Ogni opera potrà ricevere una sola segnalazione, che dovrà pervenire corredata da un breve giudizio critico. Alle proposte degli Amici potranno aggiungersi altre opere individuate dal Comitato direttivo, che avrà il compito di selezionare i dodici titoli ammessi a concorrere.

A partire da quest’anno entrano a far parte del Direttivo Dacia Maraini (Premio Strega 1999) e Antonio Scurati (Premio Strega 2019), grazie ai quali l’autorevolezza del Comitato si rafforza ulteriormente. Si aggiungono ai componenti Pietro Abate, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Melania G. Mazzucco (presidente), Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi e Giovanni Solimine.

Esce Helena Janeczek (Premio Strega 2018). La Fondazione Bellonci e l'azienda Strega Alberti Benevento, promotrici del Premio, "ringraziano Helena Janeczek per il lavoro svolto in questi anni nel Direttivo e le augurano ogni fortuna per la sua collaborazione con la casa editrice Feltrinelli".

L’immagine che accompagnerà la settantaseiesima edizione sarà realizzata da Olimpia Zagnoli, artista di fama internazionale, nell’ambito di un progetto nato in occasione del settantesimo Premio Strega che ha portato alcuni fra i migliori illustratori italiani – Manuele Fior, Franco Matticchio, Riccardo Guasco, Alessandro Baronciani, Emiliano Ponzi e Lorenzo Mattotti – a immaginare nuovi incontri tra la letteratura e lo Strega a partire dal disegno realizzato da Mino Maccari nel 1947 sulla prima urna del Premio.