"Estate al Mulino del Cinema", riconquistati dal "neorealismo"

La rassegna curata da Marialaura Simeone

Benevento.  

Riconquistati dall’ineffabile leggerezza dell’ “easy life”, celebrata dall’indimenticabile interpretazione di Vittorio Gassman, ne “il Sorpasso”, con piacere si son ritrovati al Mulino Pacifico gli appassionati del grande schermo, per l’“Estate al Mulino del Cinema”, l’iniziativa promossa dalla Solot, con la direzione artistica di Marialaura Simeone, docente e critico cinematografico.

Complice un’inattesa frescura, e alcune gocce di pioggia, che avevano quasi fatto temere per l’avvio della manifestazione, il pubblico ha goduto di una serata a metà fra nostalgia e ricerca, dove l’effetto “vintage” delle musiche anni Sessanta, ben si è combinato con la riflessione anche sociologica su come sia cambiata l’Italia attraverso i decenni, di pari passo con la crescita economica e la trasformazione del Paese, da rurale ad industrializzato.

“Abbiamo scelto queste pellicole, ambientate d’estate, pura invenzione anni Cinquanta – ha sottolineato la Simeone, in apertura – per raccontare il neo-realismo del cinema nostrano, non mediante le lenti “rosa” della serie di “Pane,amore e…”, ma attraverso gli stilemi della “commedia all’italiana” e il disincantato approccio di Dino Risi, geniale regista di quegli anni, ironico nei confronti di certo snobismo culturale alla Antonioni, ma ugualmente feroce nel descrivere il nuovo prototipo di italiano medio, superficiale e leggero nei confronti della vita, sbruffone ed esagitato per certi versi, con rari atti di resipiscenza, laddove è costretto a ripensare alla sua condizione.”

Nulla di meglio che un “road movie”, dunque, che nel ’62 fece epoca, primo nel suo genere, girato fra Lazio e Toscana, e che poi aprì la strada ad una serie di consimili esperimenti, offrendo spunti approfonditi in “primis” all’ “Easy rider” di Dennis Hopper del 1969. Amarcord e nostalgie per gli spettatori più maturi, risate sincere per i più giovani, la consapevolezza della vacuità di certi comportamenti, nell’amaro e ben noto finale del film, e applausi in conclusione hanno dato sapore all’appuntamento d’esordio, accompagnato peraltro da un gradito buffet salato, offerto al pubblico dalla Solot, “anfitrione” speciale Antonio Intorcia, che ha sottolineato il piacere di ritrovarsi tutti insieme, “come nelle arene d’estate di una volta, con lo schermo “a lenzuolo”, svolazzante, a riguardare capolavori del passato” e a ripensare a contenuti e ricordi mai sopiti. Stasera tocca a “La spiaggia” di Alberto Lattuada (1954), il 29 luglio a “Estate violenta” di Valerio Zurlini (1959), il 30 luglio a “Domenica d’agosto” (1949) di Luciano Emmer. 

 

Maria Ricca