Da una parte il pm Licia Fabrizi che ha insistito per il rinvio a giudizio, dall'altra alcuni difensori- gli avvocati Fabio Russo, Guido Principe, Ettore Marcarelli, Giuseppe Maturo e Togo Verrilli- che hanno invece chiesto il non doversi procedere nei confronti dei loro assistiti. Il 18 marzo la discussione degli altri legali, poi la decisione del gup Salvatore Perrotta sulle undici persone coinvolte in una inchiesta della guardia di finanza su fatture per operazioni ritenute inesistenti.
Si tratta di Gheorghe Alin Ene, 43 anni, di Montesarchio, Claudio Simeone, 54 anni, di Montesarchio, Giovanni Luciano, 58 anni, di Forio d'Ischia, Silvio Stella, 52 anni, di Montesarchio, Alessia Thay Stella, 36 anni, di Milano, Giacomino Grimaldi, 47 anni, di Montesarchio, Luciano Nardone, 64 anni, di Montesarchio, Alberto Pittoni, 59 anni, di Vietri di Potenza, Fabio Iannella, 42 anni, di Montesarchio, Gianfranco Maione, 41 anni, di Montesarchio, e Carmine Borreca, 29 anni, di Cervinara, al quale è contestata solo una ipotesi di favoreggiamento, difesi dagli avvocati Isidoro Taddeo, Vittorio Fucci, Daniela Martino, Elena Mugnai, Marianna Febbraio, Carmelo Sandomenico, Costantino Ricci e Irene Masciola.
Attenzione puntata, da parte dei militari, sulla presunta emissione di fatture per operazioni inesistenti in relazione alla gestione di due imprese (edile e cartoleria) definite apparentemente operative; imprese individuali che non avevano presentato alcuna dichiarazione fiscale per gli anni 2019 e 2020 pur avendo 'licenziato' numerose fatture in favore di un ristretto numero di ditte nei settori elaborazione dati, fabbricazione porte e finestre, gestione commerciale di beni immobili, promozione pubblicitaria, installazione di impianti elettrici, realizzazione e completamento di edifici, abbigliamento.