"Intestazione fittizia dei beni", il processo Panella resta a Benevento

La decisione del Tribunale dopo la pronuncia della Cassazione. Diciannove imputati

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Benevento.  

Resta a Benevento il processo a carico delle diciannove persone spedite a giudizio nell'inchiesta del sostituto procuratore Assunta Tillo, della Squadra mobile e del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza sulle operazioni attraverso le quali Nicola Panella, 60 anni, di Montesarchio, per evitare il rischio di misure patrimoniali nei suoi confronti, si sarebbe spogliato di beni immobili e quote societarie.

E' quanto deciso dal Tribunale, al quale la Cassazione, alcuni mesi fa, aveva restituito gli atti, dopo aver dichiarato inammissibile il rinvio pregiudiziale. Come si ricorderà, il Tribunale si era rivolto alla Suprema Corte per la competenza territoriale del processo in relazione alle eccezioni sollevate dalle difese.

In particolare, l'avvocato Angelo Leone aveva riproposto, dopo il no incassato dal Gup, il tema della competenza territoriale del Tribunale di Avellino rispetto all'accusa di associazione per delinquere, perchè è nel capoluogo irpino che sarebbero state programmate ed organizzate le attività dell'ipotizzato sodalizio. Gli avvocati Marcello D'Auria e Stefano Vozella avevano invece richiamato l'attenzione su una circostanza: al momento dell'esercizio dell'azione penale (la richiesta di rinvio a giudizio ndr), l'8 ottobre del 2021, il reato che prevedeva la pena più grave era di natura tributaria ed era stato commesso a Prato.

Argomenti ai quali il procuratore aggiunto Giovanni Scarfò aveva opposto quello della loro inammissibilità per intempestività, perchè avrebbero dovuto sollevarli durante l'udienza preliminare. Infine, dopo una camera di consiglio, la scelta del Tribunale di disporre la trasmissione del fascicolo alla Suprema Corte perchè si esprima “sulla tempestività” della questione sottolineata da D'Auria e Vozella, “sul criterio da adottare per l'addebito di associazione per delinquere”, relativamente a quanto sollecitato da Leone, “e sullo spostamento dell'intero processo anche per gli imputati di reati meno gravi”. A marzo il rinvio degli nuovamente a Benevento e, oggi, la decisione del collegio giudicante.