“Oltre 320 posti di lavoro che potrebbero sfumare in un territorio che ne ha assolutamente bisogno sono un prezzo che non possiamo pagare”.
Il leghista ed ex Presidente del Consorzio Asi Luigi Barone rilancia l'allarme sul caso Solitek, l'azienda lituana che dovrebbe installare a Benevento un nuovo impianto per la produzione di pannelli fotovoltaici.
“Era programmata per questa mattina ad Avellino la stipula dell'atto per l'acquisizione del capannone individuato per l'investimento della società lituana nella zona industriale di Ponte Valentino ma gli acquirenti non si sono presentanti chiedendo una proroga al 19 dicembre”.
Barone parte da qui chiarendo subito che le difficoltà del gruppo dell'est Europa sono davvero preoccupanti.
“E' un dato che chiarisce una condizione di difficoltà dell'azienda lituana ad acquistare il compendio immobiliare scelto per l'investimento. Si attende dunque la risposta dei proprietari alla richiesta di proroga ma in sostanza è tutto sfumato”.
“E' da considerare – prosegue - che dei 50 milioni per l'investimento ben 31 arrivano da un finanziamento pubblico concesso da Invitalia e Ministero delle Imprese tramite Pnrr (con lavori da concludersi entro 30 giugno 2026). Rischiano di andare definitivamente persi”.
Di qui l'appello al Comune, alla Provincia, alla Regione al Ministero del Lavoro e a tutti gli organi preposti a convocare tavolo per affrontare la questione.
“E' una vicenda grave ed evidenzia l'impossibilità del gruppo lituano a procedere. Sono dunque le istituzioni a doversi impegnare per evitare che salti l'investimento studiando strategie che consentano di portare avanti il progetto anche senza i lituani”.
E ancora: “E' chiaro che non c'è alcuna colpa diretta ma occorre affrontare e risolvere la questione pubblicamente e non nel segreto delle stanze”.
Infine “Inoltre ci sono tempi strettissimi, è un investimento a valere sui fondi Pnrr da completare entro il 30 giugno 2026, e dunque è necessario agire subito. Siamo disposti a collaborare ma la situazione deve essere affrontata dalle istituzioni per evitare che si trasformi in una grande occasione persa”.