"Hanno danneggiato, ripulendola, la statua del Bue apis", l'accusa è prescritta

Benevento. La sentenza per un funzionario Gesesa e il titolare di un'impresa

hanno danneggiato ripulendola la statua del bue apis l accusa e prescritta
Benevento.  

Erano imputati in concorso di aver danneggiato il Bue apis, ma per entrambi è scattato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione dell'accusa. E' quanto deciso dal giudice Graziamaria Monaco nel processo a carico di Umberto Iannelli (avvocato Luigi Ziccardi), di Benevento, titolare della 'Iannelli Costruzioni, ed Emilio Porcaro (avvocato Tiziana Tarantino), responsabile commerciale della Gesesa.

E' la società che aveva commissionato all'impresa, nel 2019, i lavori di ripulitura della statua installata al viale San Lorenzo.Secondo i carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale ed il pm Assunta Tillo, l'intervento sarebbe stato eseguito, trattandosi di un bene vincolato, in assenza dell'autorizzazione della Soprintendenza.

Inoltre, sarebbe stata accertata un'attività di pulitura non idonea, con l'uso di “strumenti inadatti e sostanze corrosive”, che avrebbe causato il danneggiamento del “blocco anteriore del basamento anteriore con iscrizione dedicatoria”, e di quello “nell'angolo superiore posizionato a nord ovest del basamento”.