Per un anno avrebbe incassato il reddito di cittadinanza con un importo superiore a quello dovuto, perchè non avrebbe dichiarato che il compagno era detenuto. E' per questo che la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di una 30enne di Benevento, chiamata in causa per fatti che si sarebbero verificati da dicembre del 2020 a dicembre del 2021.
Nel novembre del 2020 la donna, difesa dall'avvocato Antonio Leone, aveva presentato all'Inps la domanda per ottenere il beneficio economico, omettendo – secondo la ricostruzione degli inquirenti – la condizione in cui si trovava all'epoca il suo convivente, che stava scontando una pena in carcere. L'avesse precisato, l'importo del sostegno sarebbe stato inferiore di 200 euro al mese.
Da qui gli addebiti di truffa e violazione della legge istitutiva della misura, relativi ai complessivi 2600 euro che avrebbe indebitamente percepito per dodici mesi. Questa mattina l'udienza preliminare, che il gup Vincenzo Landolfi ha rinviato al 7 novembre.