Un infermiere: assenze all'Asl? Erano allontanamenti momentanei

Benevento. L'inchiesta contro l'assenteismo, altri due indagati in silenzio

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Rinviati al 19 maggio gli interrogatori di un infermiere e di un medico

Benevento.  

Ha risposto alle domande del gip Gelsomina Palmieri, provando a spiegare le assenze , senza timbratura del badge, che gli sono state contestate. Li ha definiti allontanamenti momentanei: in tutto, dal 7 aprile al 10 maggio, 456 minuti, pari a 7 ore e mezza; in pratica una giornata di lavoro in un mese.

Assistito dall'avvocato Giovanni Adamo, è stata questa la versione offerta da un infermiere di San Martino Valle Caudina, una delle diciotto persone coinvolte nell'inchiesta in materia di assenteismo all'Asl di Montesarchio. Tutte convocate per gli interrogatori propedeutici all'applicazione della sospensione dai pubblici uffici chiesta dal pm Licia Fabrizi.

Lui è stato l'unico a non avvalersi della facoltà di restare in silenzio, azionata invece da una impiegata di Montesarchio – per lui lgli avvocati Pierluigi Pugliese e Mario Cecere – e da una infermiera di Paolisi che, difesa dall'avvocato Enzapaola Catalano, ha reso alcune dichiarazioni spontanee per respingere gli addebiti.

Erano in programma stamattina, ma sono stati rinviati al 19 maggio, per problemi di salute degli interessati, gli interrogatori di un infermiere di Montesarchio, difeso dagli avvocati Angelo Leone e Grazia Luongo, e di un medico di Faicchio, assistito dall'avvocato Vincenzo Megna.

Il 17 ed il 19 maggio compariranno dinanzi al Gip anche quattro infermieri e due medici.