Migranti, scontro in aula. Pm chiede di trasmettere a Procura atti su un teste

Benevento. Si tratta di una persona che non ha confermato le dichiarazioni rese durante le indagini

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Benevento.  

Alla fine, dopo uno scontro dialettico dai toni particolarmente vivaci con le difese, che il presidente del collegio giudicante ha cercato ripetutamente di comporre, ha chiesto al Tribunale di trasmettere alla Procura, perchè valuti l'eventuale esistenza della falsa testimonianza o della calunnia, gli atti relativi alla posizione di un teste.

E' l'iniziativa adottata dal pm Patrizia Filomena Rosa nei confronti di un dipendente di una cooperativa che si occupava di una struttura di accoglienza di Faicchio che questa mattina, ascoltato in aula, al pari di altri testi, nel processo a carico di trentasei persone tirate in ballo dall'indagine della Digos su alcuni centri per migranti nel Sannio, sul consorzio Maleventum, di cui Paolo Di Donato è ritenuto il deus ex machina, non ha confermato le dichiarazioni rese durante le indagini dinanzi a due Pm. Parole con le quali all'epoca aveva puntato il dito rispetto ai pocket money e alla qualità del cibo destinati agli ospiti, che non ha evidentemente ripetuto durante il dibattimento. Da qui il clima di forte contrapposizione tra le parti.

Come più volte ricordato, le accuse, a vario titolo, vanno dall'associazione per delinquere al falso, alla truffa, alla concussione e alla rivelazione di segreti di ufficio. Si torna in aula l'8 giugno.