Colpi di pistola e droga, Garofalo e Novi tornano in libertà

Benevento. Ad arresti domiciliari dal 4 aprile: nessuna misura per primo, obbligo dimora per l'altro

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Benevento.  

AGGIORNAMENTO 24 MAGGIO

Rimesso in libertà- era ai domiciliari -, con l'obbligo di dimora, Ciro Novi (avvocato Gerardo Giorgione) 42 anni, ai domiciliari, di Roccabascerana, arrestato dalla Mobile in una indagine in materia di armi e droga.

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AGGIORNAMENTO 19 MAGGIO

Rimesso in libertà dal gip Gelsomina Palmieri, dopo un mese e mezzo ai domiciliari, Domenico Garofalo (avvocato Grazia Luongo), 42 anni di Benevento, arrestato dalla Mobile in una indagine in materia di armi e droga.

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Tre si sono avvalse della facoltà di non rispondere, una invece lo ha fatto. Sono le scelte operate dalle persone colpite da una misura cautelare, martedì scorso, nell'inchiesta della Squadra Mobile in materia di armi e droga.

In particolare, sono rimasti in silenzio Gianfranco Viglione (avvocato Fabio Tuliniero), 54 anni di Summonte, agli arresti domiciliari, Angelo Pagnozzi (avvocato Francesco Pagnozzi) 33 anni, all'obbligo di dimora a Pannarano, e Ciro Novi (avvocato Gerardo Giorgione) 42 anni, ai domiciliari, di Roccabascerana. Quest'ultimo, però, attraverso dichiarazioni spontanee, ha escluso qualsiasi responsabilità sia rispetto ai colpi di pistola esplosi contro un'abitazione, sia per gli stupefacenti: i 16 chili di marijuana rinvenuti in un casolare nell'ottobre del 2021 e sequestrati dagli investigatori

Ha invece risposto alle domande Domenico Garofalo (avvocato Grazia Luongo), 42 anni di Benevento, anch'egli ai domiciliari, che ha negato l'addebito di aver fatto fuoco prima in aria, poi contro la porta di un vicino della sua ex compagna nel luglio del 2021, sostenendo che le tracce di polvere da sparo, che erano state rilevate attraverso lo stube al quale era stato sottoposto, erano dovute al fatto che aveva raccolto i bossoli dei colpi di pistola che erano stati sparati ,sempre a luglio, contro la sua casa.

Secondo gli inquirenti, un gesto compiuto per vendetta da Novi, Viglione e Pagnozzi. Dopo il parere del Pm, il Gip Gelsomina Palmieri deciderà sulle richieste di revoca della misura. La parola poi passerà al Riesame.