Rabbia, disorientamento e dolore hanno prevalso per tutta la notte nei cuori e nelle menti dei familiari - ma non solo – dei defunti che nella mattinata di ieri – come anticipato da Ottopagine.it - sono finiti nel vallone a causa del crollo di un'ala – circa 15 metri – del cimitero di Sant'Agata de' Goti.
Il dolore, terribile, al solo pensiero che le bare con i propri cari fossero finite tra acqua, rovi e cespugli.
Rabbia, anche questa forte e 'raccontata' ieri tra grida e lacrime, per il fatto che la situazione precaria di quel tratto di struttura che ospitava le nicchie, fosse nota a tutti.
Nella serata di ieri, come aveva anticipato ad ottopagine.it e ottochannel.tv l'avvocato Alessandro Della Ratta, che rappresenta anche le famiglie coinvolte nella tristissima vicenda, ha presentato una querela contro amministratori e tecnici comunali “perchè erano consapevoli che quel blocco prima o poi sarebbe caduto” aveva annunciato.
L'avvocato Della Ratta a gran voce, ai microfoni di ottochannel tv aveva invocato un intervento celere della magistratura per accertare eventuali responsabilità e anche per fare in modo che al più presto si avvii il recupero delle salme dal torrente.
Operazioni che, si spera, potrebbero essere realmente avviate nella giornata di oggi dopo un ulteriore sopralluogo.
Resta anche da risolvere il problema per la parte dell'ala che ospita le nicchie pericolante ma ancora in piedi. Non è escluso, infatti, che si debba contemporaneamente pensare a trasferire anche quelle salme in un luogo sicuro.
Una situazione non certo semplice ora da gestire che comporta l'interazione di una serie di professionalità sia per il recupero che per la successiva ricomposizione e sistemazione delle bare.
Con una lettera aperta ieri sera il sindaco Salvatore Riccio e l'amministrazione hanno chiesto scusa ai cittadini: “Siamo addolorati per questa sciagura e vicini ai familiari dei defunti collocati nel blocco crollato. Faremo tutto quello che possiamo. Quanto accaduto è grave, ma preghiamo tutti – aveva rimarcato il primo cittadino - di non cercare colpevoli senza conoscere realmente i fatti. A questo provvederanno, eventualmente, le preposte autorità”.
Proteste vibranti quelle dell'opposizione consiliare che aveva rimarcato come il cedimento fosse “da tempo stato evidenziato, sollecitato e per il quale erano stati chiesti interventi urgenti”.