E' uno dei più frequenti motivi di contrasto tra condomini: il parcheggio delle auto. Argomento spesso al centro di zuffe che esplodono all'improvviso, come conseguenza di una conflittualità sedimentata nel tempo e, soprattutto, della maleducazione
Storie che spesso approdano in un'aula di giustizia, come nel caso di una 60enne di Montesarchio, accusata di violenza privata ed assolta dal giudice Daniela Fallarino perchè il fatto non costituisce reato. Difesa dall'avvocato Mario Tomasiello, l'imputata era stata chiamata in causa per un episodio al centro di una indagine dei carabinieri, del quale avrebbe fatto le spese una 53enne, parte civile con l'avvocato Vittorio Fucci.
Tutto sarebbe accaduto nel giugno del 2017, quando l'allora 56enne avrebbe lasciato in sosta la sua Fiat Panda nella corte privata adiacente un condominio e non l'avrebbe spostata, costringendo la proprietaria ad interrompere i lavori di manutenzione che stava eseguendo.
E' il primo di due processi legati alla stessa vicenda: l'altro è in programma ad aprile ed è riservato alla condotte che la 60enne avrebbe assunto nel gennaio 2018: oltre a non rispettare un provvedimento con il quale il giudice civile le aveva ordinato di non parcheggiare più la macchina in quel punto, avrebbe minacciato la malcapitata. “Ti ammazzo... Quando muori.... Ti devo fare una rotta d'ossa...”., le avrebbe urlato. A Montesarchio, ma potrebbe essere ovunque.