I problemi derivano da chi non si vaccina e da quanti strizzano loro l'occhio

Intervento dell'avvocato Gino De Pietro

i problemi derivano da chi non si vaccina e da quanti strizzano loro l occhio
Benevento.  

Riceviamo e pubblichiamo un intervento dell'avvocato Gino De Pietro

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"Israele, grazie alla precoce somministrazione generalizzata della terza dose di vaccino, iniziata in piena estate per prevenire la quarta ondata, da due settimane non registra alcun decesso. I ricoveri e le terapie intensive occupate si mantengono bassi. Anche i contagi sono rapidamente scesi. La terza dose di vaccino ha scongiurato nuove chiusure e ha permesso la ripresa della vita normale, tra cui la possibilità per gli affetti da altre patologie di curarsi senza ulteriori ritardi.

Israele aveva constatato, tramite le sue agenzie medico-scientifiche, il progressivo affievolirsi della copertura offerta dalle prime due dosi di vaccino col passare del tempo e, avendo iniziato e completato la campagna vaccinale prima di ogni altro paese al mondo, ha affrontato il problema con la terza dose che, secondo le statistiche pubblicate, non solo reintegra la protezione vaccinale ridottasi dopo il sesto mese dalla seconda somministrazione, ma la rende ancora più potente fino al 93-94%.

Col procedere della campagna per la terza dose, il numero dei casi tra vaccinati è iniziato a diminuire fino al punto che oggi, e già da varie settimane, nonostante i non vaccinati rappresentino una minoranza, sono la maggioranza dei casi gravi di covid, per cui si parla sempre più diffusamente di “pandemia dei non vaccinati”.

Anche in Italia, col passare del tempo, la copertura antivirale delle persone che si sono vaccinate da più tempo come fragili, ultrasettantenni, personale sanitario e scolastico si va affievolendo per cui è necessario procedere ad un’intensa campagna per la somministrazione della terza dose prima che il virus cominci a circolare sempre più intensamente rendendo più difficile la continuazione di una vita normale.

In Austria, a causa della recrudescenza del covid, è stato varato il lockdown generale e disposto l’obbligo vaccinale. Se vogliamo evitare altre chiusure è bene affrontare immediatamente e con la fermezza finora mancata la situazione.

Uno degli argomenti agitati dai no vax e no green pass è costituito dal fatto che ci sono molti contagiati anche tra i vaccinati. L’argomento è stato recentemente fatto proprio e ripreso – non si è compreso in quale discorso coerente – dal sindaco di Benevento che, al termine di un incontro in Prefettura, secondo quanto riportato da fonti giornalistiche, ha dichiarato che la cosa singolare è che la maggior parte delle persone che lui ha contattato e che sono in quarantena per aver contratto il virus sono tutte vaccinate anche con la seconda dose.

Sul punto vale la pena di osservare, al fine di evitare che si diffonda, anche grazie alle parole del prefato sindaco, l’idea che vaccinarsi o non vaccinarsi sia indifferente tanto ci si contagia lo stesso, anzi ancora di più, quanto segue:

l’osservazione personale di un individuo, per quanto sindaco, ex deputato, ex parlamentare europeo, ex ministro, ex giornalista, non ha alcun valore statistico né predittivo. Per affermare un fatto quantitativo bisogna far ricorso ai dati numerici e non alle proprie personali e fuggevoli impressioni, come ci insegnano la filosofia e la scienza. I dati statistici dicono il contrario.

In ogni caso, se i vaccinati sono 100 e i non vaccinati sono 10, 3 casi tra i vaccinati sono più che 2 casi tra i non vaccinati, ma, proporzionalmente, 3 su 100 valgono il 3%, mentre 2 su 10 valgono il 20% e cioè 6,6 volte in più; il dato rilevante non è il numero assoluto ma la percentuale sulla categoria. La questione è affrontata in un interessante capitolo di aritmetica oggetto di studio nella classe seconda della media inferiore;

la scienza non ha mai affermato che i vaccini fornissero una copertura completa – e cioè pari al 100% - dal virus; ha affermato, molto più realisticamente, che essi offrivano una copertura parziale, variabile percentualmente a seconda del vaccino, della risposta immunitaria individuale e del decorso del tempo dalla seconda somministrazione. Ne consegue che, una percentuale di “scopertura” pari al 30% rende comunque anche il vaccinato esposto al rischio di contagio, anche se con minore probabilità del non vaccinato.

Con l’aumento della circolazione del virus derivante dal ritorno alla normalità si moltiplicano, ovviamente, le occasioni di incontro e, quindi, di potenziale contagio. È questa la ragione per cui i vaccinati hanno interesse a che anche gli altri si vaccinino, contrariamente a quello che, stupidamente ed ascientificamente, sostengono, perfino con toni violenti ed irridenti i no vax e no green pass in tutte le salse e di tutti gli schieramenti; la scienza ha affermato che vaccinarsi evita i casi gravi e mortali di malattia quasi integralmente. Se qualcuno vuole la certezza assoluta deve rivolgersi allo sciamano, nella medicina scientifica non ve ne sono.

Il sindaco di Benevento, mentre si rifiuta di rispondere nel merito alle questioni di sua competenza sollevate dai rappresentanti dell’opposizione in consiglio comunale, trova tempo e modo per affermazioni che creano grande confusione rischiando di nuocere all’essenziale campagna anti covid. Speriamo ne trovi abbastanza per fare la manutenzione del verde pubblico, delle cunette, delle scuole e dei fiumi cittadini. Ogni inerzia nei fatti specie se unita ad ambigue parole in libertà potrebbe costar cara alla comunità cittadina che ha già pagato un prezzo altissimo alla pandemia".