Anche quest'anno ho avuto la fortuna di trascorrere qualche giorno in vacanza. Niente di esotico, la scelta è caduta su una località abruzzese nazional-popolare nella quale ero già stato quando il mio contachilometri era meno affaticato ed i figli ancora piccoli. Gente ospitale, cucina buona, spiaggia pulita e un mare che è necessario percorrere per qualche centinaio di metri prima di un tuffo... Vabbè, sciocchezze e questione di gusti.
All'arrivo mi hanno consegnato una mappa della zona, di quelle in cui i nomi delle strutture ricettive e dei locali, grazie ai quali gli opuscoli sono stati stampati, coprono, fin quasi a nasconderla, la toponomastica. Una inserzione ha immediatamente catturato la mia attenzione, era relativa ad un giro turistico, di cui veniva indicata la durata, con annessa “spiegazione”.
E che diamine, mi sono detto, anche qui qualcuno vuole spiegare. Speravo che almeno in questa occasione non fosse così, sono rimasto deluso. Come se non bastassero già tutti coloro che ogni giorno, dalla mattina alla sera, ci spiegano come mangiare, vestire, dormire, come campare. Maestri di vita che, più o meno in modo interessato, dispensano le loro pillole di saggezza. Mi raccomando: non uscite quando fa troppo caldo, e se lo fate abbigliatevi in maniera adeguata. Tessuti freschi e non sintetici, cappello e borraccia. Perchè idratarsi è fondamentale, ne va del nostro equilibrio idroelettrolitico.
A pranzo, occhio a ciò che ingurgitate: preferite verdura e frutta, bandite dalla tavola grassi e dolci. Di liquori neanche a parlarne, ma loro che ne sanno del piacere di una bibita più che fresca, di una vodka o di un limoncello serviti alla temperatura che meritano? E la sera, la sera? Non fare troppo tardi, l'organismo ha bisogno di un certo numero di ore di riposo, meglio stare alla larga da ogni occasione per tirare tardi e, magari, attendere l'alba sul bagnasciuga.
Un repertorio di consigli, mai chiesti, che ci bombarda in ogni dove, trattandoci come persone incapaci di provvedere alla propria igiene e alla propria salute, che hanno bisogno di vedersi mostrata la giusta via da seguire.
C'è poi il capitolo dei suggerimenti che rimandano ad una sorta di morale: non quella che ognuno di noi coltiva per l'educazione ricevuta. Anche in questo campo abbondano gli illuminati sempre pronti a bollare come colpevole un indagato, a marchiare a fuoco chiunque ai loro occhi fortemente miopi si sia macchiato di una presunta malefatta.
Spuntano il dito accusatore puntato senza se e senza ma, i vergognosi – per chi li esprime – giudizi sommari su ogni vicenda. Ve li ricordate i famigerati discorsi sulla moralità degli altri, pronunciati alla bisogna da gente convinta di poter scandagliare la vita di un essere umano su presupposti ridicoli, spiegando perchè tizio possa far parte del consesso civile e caio no?
Che tristezza, ragazzi. Ecco perchè non ho sopportato quell'avviso di una ulteriore “spiegazione” che sarebbe stata senz'altro magnifica ed esaustiva. Niente giro turistico, mi è venuta l'orticaria: maledizione.