Coincidenze? Non credo... E chissenefrega, ragazzi

A proposito delle polemiche di questi giorni

coincidenze non credo e chissenefrega ragazzi
Benevento.  

Non so, e non mi interessa, se sia soltanto colpa del caso la messe di medaglie d'oro, e non solo, che l'Italia ha raccolto alle Olimpiadi. E se i tanti successi a Tokio, preceduti dalla vittoria agli europei di calcio – gli inglesi faticano a rassegnarsi, ancora di più dopo la finale della staffetta 4x100 metri – e alla competizione musicale di Eurovision, possano essere messi in relazione con gli influssi astrali scatenati dal governo di Mario Draghi.

In politica non faccio il tifo ad personam, mi piacciono le idee e la capacità di esporle, soprattutto se non appartengono alla massa informe dello sciocchezzaio e delle parole d'ordine, ma certo resto basito di fronte alle reazioni che in queste settimane sono piovute su un post che ha spopolato sui social. E' quello ideato da qualcuno che, mutuando una espressione largamente diffusa tra coloro che esprimono scetticismo e dubbi sui vaccini, (“Coincidenze? Non credo”), a proposito delle possibili reazioni e implicazioni, l'ha usata ironicamente, e con tanto di punti interrogativi, per i trionfi azzurri, attribuendoli la presenza di Draghi.

Frase scherzosa, anche i più piccoli l'hanno capita, ma non coloro che hanno ancora il dente avvelenatissimo per il cambio dell'esecutivo, ormai datato sei mesi. Apriti cielo, è successo il finimondo, con incredibili prese di posizione firmate da tantissimi che dalla mattina alla sera, beati loro, frequentano facebook, twitter e via dicendo. E, dunque, si presume fossero già a conoscenza di quella frase. Manco per sogno, sulla rete è venuto giù di tutto: indignati a comando, sedicenti intellettuali con la puzza al naso ed il sopracciglio perennemente all''insù.

Tutti in coro a prendersela con la propaganda servile, con gli inginocchiati al potere: figure che nel loro mondo rappresentano tutti coloro che non seguono i loro desiderata, azionando le trombette al momento giusto. Quale? Quello che solo loro possono indicare, non altri, e in quel caso non si tratta di propaganda. Roba da ridere, ovviamente, ma poco conta.

Ciò che importa davvero, chiunque sia al timone, è la speranza che questo nostro Paese, attualmente il più veloce del pianeta, quello che salta più in alto di tutti, riesca a sprigionare le sua energie, da troppo tempo represse, anche negli altri settori.

Cosa succederebbe se la pubblica amministrazione corresse come uno sprinter, la scuola proiettasse gli studenti al di là di ogni limite, e la sanità erogasse prestazioni non dico uguali, ma quasi, in ogni realtà? Sto sognando?, mi dite che servirebbe un mago e potrebbe non bastare? Coincidenze? Non credo. Occhio, sto scherzando.