Ha ammesso di essersi alterato, attribuendo il suo comportamento al nervosismo che gli aveva provocato la vista dei carabinieri. Erano le 5 quando aveva sentito bussare alla porta della sua abitazione, e lui, che doveva andare a lavorare alle 8, si era svegliato all'improvviso.
Era sceso con il cane, aveva aperto e si era trovato di fronte i militari, che volevano procedere ad un controllo perchè ritenevano che potesse avere avuto un ruolo in un incidente. Non era così, ha proseguito, da qui la mia reazione esagerata, ma priva di ogni minaccia.
Assistito dall'avvocato Gerardo Giorgione, si difeso così, dinanzi al gip Loredana Camerlengo, Alessio Calandra, 34 anni, di Benevento, che era finito agli arresti domiciliari per le condotte che avrebbe mantenuto nei confronti dei carabinieri, due dei quali erano rimasti feriti, che, secondo l'accusa avrebbe minacciato di uccidere con una pistola, e con i quali avrebbe ingaggiato una colluttazione.
Al termine dell'udienza di convalida, il giudice non ha ritenuto di applicare alcuna misura, rimettendo in libertà l'indagato.