Come sarà l’anno scolastico 2021-2022?

L'intervento dell'avvocato Gino De Pietro

come sara l anno scolastico 2021 2022
Benevento.  

E' ancora dedicata alla scuola la riflessione dell'avvocato Gino De Pietro.

"E’ delle ultime ore la notizia che i presidi hanno dichiarato al Ministero che va ancora completata la vaccinazione dei docenti, una parte non esigua dei quali, nonostante la priorità loro accordata, non risulta ad oggi vaccinata. Si parla del 25%, cioè di un quarto della forza docente, vale a dire un paio di insegnanti per classe nelle scuole medie e superiori, quanto basta per diffondere il virus nella generalità della scolaresca.

E’ evidente che la vaccinazione deve interessare l’integralità non solo dei docenti, ma anche del personale non docente e di ogni persona – ad esempio addetti alla mensa, tecnici esterni, consulenti – che sia destinata ad entrare in contatto con la scuola. Solo in questo modo, scientificamente fondato, è possibile eliminare o ridurre al minimo le occasioni di contagio.

Come raggiungere tale risultato? Escluso il ricorso alle caramelle zuccherate che venivano illis temporibus somministrate ai bambini insieme al siero antipolio, forse le Autorità competenti dovrebbero fare in modo che nessuno possa pensare di poter lavorare a contatto col pubblico e in particolare con gli studenti se rifiuta la vaccinazione. Se saranno necessarie – e si spera di no – misure assistite da sanzioni o sospensioni, vanno adottate. L’autorità viene conferita appunto per ottenere il rispetto delle regole dettate per il benessere comune, se non viene usata quando è necessaria, allora non ha senso neanche investirsene.

E’ parimenti evidente che se i ragazzi dai dodici anni in su non verranno massicciamente vaccinati, a causa di scelte dei maggiori d’età che decidono per loro, non essendo possibile immaginare un generalizzato ricorso al giudice per superare l’impasse, sarebbe bene che le autorità prendano le adeguate decisioni per tutelare la salute dei minori a prescindere dalle volontà private di ciascuno. Quando si tratta della salute pubblica provvedimenti di tal genere non solo sono costituzionalmente legittimi ma anche socialmente auspicabili sottraendo un bene pubblico all’arbitrio dei singoli.

Il generale Figliuolo ha già segnalato ripetutamente le criticità dell’attuale fase vaccinale con un calo drastico di somministrazione di prime dosi. Le autorità dovrebbero correre ai ripari, prima che sia troppo tardi e che un altro anno scolastico e produttivo vada sprecato.

Nel frattempo non vanno trascurate le igienizzazioni dei locali e dei mezzi di trasporto, così come le massicce dotazioni di liquidi igienizzanti.

Questa volta le autorità non hanno nessuna scusa e non possono nascondersi dietro alcun paravento. I dati sono noti, i fatti sono chiari, i pareri dei comitati scientifici sono stati forniti: resta solo agire e agire presto e bene senza badare a disturbare titolari di piccoli o grandi privilegi e senza curarsi di accontentare le idee, comprese le più strampalate ed antiscientifiche mai propalate, di ciascuno.

Uno stato si vede quando riesce a fare sintesi e a stabilire una linea di condotta unitaria specialmente quando si tratta di combattere una battaglia per la salute pubblica e per l’istruzione ed educazione delle future generazioni, beni entrambi di primo piano sia sotto il profilo costituzionale che politico, sociale ed economico.

Un paese ha bisogno, come una barca, di seguire una rotta: qual è quella scelta dai nostri timonieri?"